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SCOPRIAMO LE PIANTE CARNIVORE, QUESTIONE DI TRAPPOLE...

di Redazione Picenotime

giovedì 22 novembre 2012


Le piante carnivore, dette a volte piante insettivore, intrappolano e consumano insetti per ottenere le sostanze essenziali per la loro crescita.

Questa caratteristica è essenzialmente il frutto di un adattamento ad habitat, come paludi, torbiere e pantani in cui il suolo per la forte acidità è povero di nutrienti e in particolar modo d'azoto, che viene così integrato dalla pianta attraverso la digestione delle proteine animali.

È affascinante analizzare i sistemi di "caccia" che queste piante hanno messo a punto per catturare le loro prede: alcune sono dotate di trappole a tagliola, altre di tubi ripieni di liquido digestivo, altre ancora sono ricoperte di colla acida.

Hanno radici poco sviluppate, questo è dovuto al fatto che la pianta spende più energia nella costruzione delle trappole e nella produzione degli enzimi digestivi, piuttosto che accrescere la biomassa radicale, quindi il compito di assorbire nutrienti è affidato esclusivamente alle foglie.

Ne esistono circa 600 specie diffuse in tutto il mondo, possono essere piante perenni, e ne ve ne sono anche di annuali. Sono delle deboli competitrici nei confronti delle altre piante, molte vivono solo per pochi anni, mentre altre possono formare delle colonie per mezzo della formazione di stoloni.

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