San Benedetto, la vecchia discarica di zona Sgariglia verrà dismessa

di Redazione Picenotime

venerdì 27 novembre 2015

In meno di due ore il Consiglio comunale del 26 novembre ha approvato tutti i punti all’ordine del giorno. In apertura il presidente Calvaresi ha manifestato la propria vicinanza al consigliere Alessandro Zocchi assente per gravi motivi familiari. 

E’ stato dato il via libera al bilancio consolidato 2014 "Gruppo città di San Benedetto del Tronto", nuovo strumento di finanza armonizzata tra le società controllate o nelle quali il Comune esercita un’influenza dominante (Azienda Multi Servizi, Centro Agro Alimentare Piceno e Picenambiente) e, in maniera proporzionale alla quota di partecipazione detenuta dal Comune, la C.I.I.P. spa. Il sindaco Gaspari ha evidenziato che “San Benedetto è tra i primi comuni delle Marche a portare in discussione questo strumento innovativo per il controllo della spesa della pubblica amministrazione. E’ importante perché prendiamo consapevolezza del bilancio comunale in rapporto ai bilanci delle partecipate. Siamo partiti dalla scelta di nominare dirigenti comunali, senza retribuzione, nelle società partecipate e abbiamo portato avanti diverse azioni, tra le quali questa, che vanno nella direzione del contenimento della spesa e della maggiore efficienza nei servizi”. 

Marucci (M5S) ha fatto un’analisi politica evidenziando le criticità che secondo il Movimento cinque stelle sono davanti agli occhi di tutti e ha espresso una valutazione negativa sul bilancio consolidato. Piunti (Pdl – Forza Italia) ha ricordato che la Picenambiente costa ai sambendettesi 10 milioni all’anno e ha sottolineato gli aumenti contenuti nel conguaglio della terza rata 2015 della TARI sottolineando che il Consiglio comunale votò per non aumentare della tariffa. Nella replica Gaspari ha dichiarato che San Benedetto è un comune virtuoso, le società singole e in gruppo hanno bilanci in attivo, le società funzionano, erogano servizi e sono in grado di trarre degli utili dopo aver vissuto epoche di bilanci negativi, ha criticato il consigliere Cinque stelle che “non è entrato nel merito del punto in discussione, ma ha elencato le opere mancanti in città facendo solo propaganda politica”. Lamentando l’assenza di alcuni consiglieri di minoranza alle commissioni consiliari, Gaspari ha spiegato a Piunti che il consiglio comunale ha approvato il piano economico relativo ai costi per lo smaltimento dei rifiuti che è di 9,5 milioni per l’anno in corso rimane invariato rispetto al 2014. “Poi – ha aggiunto Gaspari – ci sono state delle oscillazioni nella terza rata dovute alla necessità di ripartire il costo complessivo del servizio sulla base del numero dei contribuenti effettivi. Quest’anno – ha anticipato Gaspari – il costo del contratto con Picenambiente si abbatterà di 100.000 euro che verranno restituiti ai cittadini”. Bovara (Città Aperta) e Liberati (Pd) hanno evidenziato la bontà del bilancio consolidato. Con 13 sì (la maggioranza e Calvaresi) e 10 no, il punto è stato approvato. 

Il Consiglio ha deciso di avviare le procedure per l'affidamento del servizio di tesoreria e di cassa per il mercato ittico all’ingrosso fino al 2020 (13 i consiglieri favorevoli, 10 gli astenuti). Ratificata anche la variazione al bilancio di previsione e l’applicazione dell’avanzo di amministrazione 2014 per adeguare i vari capitoli alle esigenze intervenute e segnalate dai dirigenti, fermi restando gli equilibri di bilancio. Il punto è stato approvato con 13 sì (consiglieri di maggioranza e Calvaresi), 5 astenuti (Marucci, Massimiani Pellei, Pezzuoli, Vignoli), e 5 contrari (Assenti, Gabrielli, Piunti, Ruggieri, Tassotti). 

Il Consiglio ha approvato la convenzione per aderire alla Stazione Unica Appaltante costituita presso la Provincia di Ascoli Piceno che svolgerà le procedure di appalto anche per il Comune di San Benedetto. Il punto ha ottenuto 13 voti favorevoli e 10 astensioni. 

E’ stato anche modificato il project financing inerente le opere di sistemazione della discarica comunale di zona Sgariglia chiusa nel 2000. L'idea di realizzare un project financing per la sistemazione della vecchia discarica con oneri assorbiti dalla realizzazione di un impianto di teleriscaldamento alimentato da biomasse risale al 2002 ma poi molti ostacoli burocratici e cambiamenti normativi hanno impedito che fosse attuato. L’assessore all’ambiente Canducci ha spiegato: “Si mette la parola fine alla questione della vecchia discarica sambenedettese, il costo per le casse del Comune sarà di 170.000 euro per gestione, messa in sicurezza e sorveglianza della discarica  nel primo anno, si spenderanno 12 mila euro in più nel 2016, 24 mila euro ulteriori nel 2017 e 105.000 euro in più all’anno per i successivi 30 anni”. Per Pellei impiegare quindici anni per risolvere questo problema è eccessivo, anche se dà atto che l’Amministrazione riesce finalmente a prendere una decisione e a dismettere definitivamente la discarica. Con 12 sì e 9 no il punto è stato approvato. 

L’assise ha anche preso decisioni circa la consistenza del valore della rete di distribuzione del gas esistente sul territorio comunale da riconoscere al gestore uscente (Italgas) in vista dell’avvio, da parte del Comune di Ascoli Piceno quale capofila dell'ambito territoriale, della nuova gara di appalto per la gestione della rete stessa. Marucci ha invitato la Giunta a valutare la possibilità che gli asset delle tubature restino di competenza comunale. Il punto è stato approvato con 13 sì e 8 astensioni. 

In chiusura è stato anche approvato con 14 sì (la maggioranza, Calvaresi e Pellei) e 7 astenuti (Massimiani, Piunti, Ruggieri, Marucci, Assenti, Gabrielli, Tassotti) il nuovo documento di “politica ambientale” per adeguarlo alle evoluzioni normative: in questo modo il Comune potrà continuare ad ottenere la certificazione ambientale UNI EN ISO 14001. 


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