• Comunicati Stampa
  • Cia Ascoli-Fermo, lenticchie e ciauscolo tra i regali natalizi più gettonati

Cia Ascoli-Fermo, lenticchie e ciauscolo tra i regali natalizi più gettonati

di Redazione Picenotime

mercoledì 23 dicembre 2015

Un cesto colmo di prodotti tipici del territorio è il regalo più gettonato dai cittadini del per questo Natale. Ad affermarlo è la Cia – Confederazione Italiana Agricoltori di Ascoli Piceno e Fermo che ricorda alcuni dei prodotti tipici più richiesti quali: l'oliva tenera ascolana, il cavolfiore verde, della Valdaso dalle importanti proprietà antiossidanti quali la vitamina C e i glucosinolati; le eccellenze vitivinicole prodotte nel Piceno; i prodotti ortofrutticoli di autoctoni. 

Tra i prodotti tipici della Valdaso, invece, la Cia provindciale ricorda: i Maccheroncini di Campofilone, il vino cotto, la polenta ed il Ciauscolo. 

In particolare Ciauscolo marchigiano IGP è uno dei salami più conosciuti e apprezzati per la sua insolita spalmabilità. Realizzato seguendo fedelmente la ricetta originaria che prevede l’utilizzo di vari tagli di carne di suino, l’aggiunta di spezie e aromi naturali, il Ciauscolo IGP ha un aroma unico e inconfondibile che delizia il palato. La stagionatura di questa eccellenza gastronomica avviene in speciali cantine dove è riposto a temperature controllate. Le consolidate tecniche di lavorazione, conservazione e stagionatura del Ciauscolo sono direttamente riconducibili alla sapiente tradizione delle popolazioni contadine e rurali del territorio marchigiano. La tradizionalità del Ciauscolo è preservata dalla delimitazione della zona di produzione della IGP e dall'artigianalità della lavorazione propria delle famiglie contadine tramandata di generazione in generazione. 

A ciò si aggiunge la particolarità climatica del luogo che ha una preminenza continentale specialmente nei territori alto collinari e montani; infatti i freddi inverni influenzano positivamente la stagionatura e la qualità del prodotto. Da queste scelte emerge l’intimo legame del Ciauscolo IGP con il territorio marchigiano, terra di una tradizione enogastronomica autentica e salutare. Nella parte centro-nord delle Marche, tra Jesi e Fano in una fascia di terra che si estende dalla costa adriatica fino alle pendici dell’Appennino troviamo il Verdicchio, un vitigno che ha radici antiche risalenti al 410 d.C. che oggi occupa il 60%della produzione a denominazione protetta regionale a testimonianza del legame fortissimo, quasi viscerale, con il territorio. Un vitigno che difficilmente, altrove, sa trovare la stessa espressione. Inconfondibile, il Verdicchio è riconoscibile dal colore giallo paglierino brillante con riflessi verdognoli. 

Dal profumo intenso e fine, fruttato e floreale, questo vino al gusto esprime una piacevole struttura basata su note sapide e fresche, in cui risalta un finale con tipico sentore di mandorla. ll Verdicchio è senz’altro un vino che gode di prestigio e riconoscibilità, la naturale dolcezza delle colline che si affacciano sull’Adriatico e la ricchezza della terra sono gli elementi fondamentali che fanno delle Marche un’eccellenza nel settore enologico. Si può senz'altro affermare, dunque, che per questo Natale vince assolutamente il "made in Italy" e tra i prodotti più gettonati, a livello nazionale, ci sono lenticchie, vino, spumante, panettone e torrone tradizionale, seguiti da salumi, conserve, olio extravergine d'oliva, miele e formaggi tipici. Per una spesa complessiva -stima la Cia- compresa tra i 600 e i 650 milioni di euro.


Commenti