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Top 11 Red Bull prospetti Serie B, in attacco c'è il bianconero Petagna

di Redazione Picenotime

mercoledì 30 dicembre 2015

Al termine del 2015 Red Bull ha voluto proporre una graduatoria degli 11 migliori talenti del 2015 del campionato di Serie B schierato con un modulo 3-5-2. La formazioni si riferisce all’anno solare 2015, tenendo conto quindi anche della seconda parte della stagione calcistica 2014/2015. Regole per la scelta: classe 1995 come tetto massimo e tre “fuoriquota” tra campo e panchina.


TOP 11 - PROSPETTI SERIE B 2015 (3-5-2): Scuffet; Venuti, Yao, Calabresi; Garritano, Capezzi, Mandragora, Sensi, Parigini; Petagna, Cerri. In panchina: Provedel (Modena), Cragno (Cagliari), Somma (Brescia), Valjient (Ternana), Barreca (Cagliari), Donkor (Bari), Sbrissa (Vicenza), Odjer (Salernitana), Bastien (Avellino), Kessie' (Cesena), Puscas (Bari), Bentivegna (Como).


SIMONE SCUFFET (’96, COMO): Capofila dei “Nuovi Buffon” e non solo perché, come SuperGigi, ha esordito in Serie A a soli 17 anni. Con la maglia azzurra, è stato protagonista nel 2013 al Mondiale Under 17, nel 2014 l’ex C.T: della Nazionale Maggiore Prandelli lo ha chiamato per due stage, mentre quest’anno Mister Di Biagio lo ha convocato per la prima volta in Under 21. L’Udinese lo ha “protetto” dalle mire dei grandi club europei e lo ha mandato a crescere a Como, dove in una stagione tutt’altro che semplice sta mettendo comunque in mostra le sue straordinarie qualità.

LORENZO VENUTI (’95, BRESCIA): Cartellino di proprietà della Fiorentina, può giocare sia a destra che a sinistra. Nel primo semestre, reduce da un brutto infortunio, ha giocato in B con il Pescara, dove Mister Oddo se l’è portato dal Viareggio con la Primavera ai playoff con la Prima Squadra. Poi un ritiro super-formativo a Moena agli ordini di Paulo Sousa e da Settembre nuova avventura in prestito a Brescia, dove con la sua duttilità e applicazione nel ruolo si è guadagnato 15 presenze da titolare tra Campionato e Coppa Italia.

ELOGE KOFFI YAO GUY (’96, CROTONE): Fisico, tempismo, impostazione. Il difensore ivoriano è uno dei migliori talenti che il Campionato di Serie B sta offrendo in questa prima parte della stagione. Cresciuto nelle giovanili del Parma e passato presto all’Inter, con la Primavera di Mister Vecchi ha trionfato nell’ultima edizione del Viareggio. Nel Crotone delle meraviglie è titolare fisso e ha anche messo a segno un goal.

ARTURO CALABRESI (’96, LIVORNO): E’ un figlio d’arte “sui generis”, nel senso che suo padre, Paolo Calabresi, non fa il calciatore ma l’attore. Il sangue di famiglia è buono perché Arturo è uno dei migliori prodotti della Roma Primavera di Mister De Rossi, specializzato nel formare ottimi difensori centrali (Romagnoli, Somma, Capradossi). Garcia lo stimava, portandolo spesso in panchina con i “grandi”. Da Settembre è in prestito a Livorno dove, in un girone d’andata a due facce (e due allenatori), non ha mai perso la bussola, mettendo insieme una decina di presenze, un goal e buone prestazioni, anche da terzino destro.

LUCA GARRITANO (’94, CESENA): Attaccante esterno, tecnico e rapido, particolarmente adatto al 4-3-3 o 4-2-3-1 di Mister Drago a Cesena. Nipote d’arte, cresciuto nel vivaio dell’Inter, con la Primavera di Andrea Stramaccioni ha vinto nel 2012 Titolo Nazionale e Next Gen Series. Il ruolo non gli impone goal a raffica, ma quando li fa sono quasi sempre pesanti, come la doppietta che ha praticamente salvato il Modena nei playout a Giugno. Dopo il primo semestre con la maglia dei “canarini”, è tornato per la seconda volta a Cesena, dove ha raccolto finora 17 presenze e tre reti.

LEONARDO CAPEZZI (’95, CROTONE): Dalla retrocessione in Lega Pro con il Varese al sogno Serie A con il Crotone, passando per un ritiro a Moena con la Fiorentina di Mister Sousa e dell’amico Venuti, tutto in un solo anno. Il 2015 di Leonardo Capezzi è stato davvero speciale. Già nella sfortunata stagione con i lombardi, comunque, Leo aveva fatto intravedere le sue doti, che sono quelle di un centrocampista dai piedi buoni e dallo spiccato senso tattico, quindi di una specie da conservare. A Crotone, il talento di scuola fiorentina sta vivendo la sua miglior stagione, condita da 20 presenze e due goal: quello di Domenica all’Entella manda in vacanza gli “squali” da secondi in classifica…

ROLANDO MANDRAGORA (’97, PESCARA): Al Genoa, Gasp stravedeva per lui a tal punto da mandarlo in campo titolare contro la Juventus, a soli 17 anni. Da Settembre, il talentino cresciuto nelle giovanili del Grifone veste la maglia del Pescara e in breve tempo è diventato il pilastro del centrocampo abruzzese. Centrale davanti alla difesa è il suo ruolo preferito, forza fisica, visione di gioco e doti tecniche da mancino d.o.c. sono le sue caratteristiche distintive. 20 presenze in B e 6 con la maglia dell’Under 21, a 18 anni, parlano di lui come un possibile predestinato.

STEFANO SENSI (’95, CESENA): C’è chi lo chiama già “Nuovo Pirlo”, chi invece “Nuovo Verratti” (quindi Nuovo-Nuovo Pirlo?). Per la sua fisicità “tascabile” ricorda più il secondo, ma le etichette sono un giochino da addetti ai lavori e tali devono rimanere. Di sicuro non si puo negare, per quanto la nostra rubrica non si occupi di calciomercato, che Stefano Sensi sia richiesto, allo stato attuale, da tutte le big della Serie A. Centrocampista centrale ma utilizzabile anche decentrato a sinistra, tecnica e visione di gioco elevate alla potenza, Stefano è un prodotto di un vivaio sempre eccellente, quello del Cesena Calcio. Fino a Giugno era al San Marino, con un altro talento che sta facendo benissimo in A col Bologna, Amadou Diawara. Calcia punizioni e rigori, ha già 3 goal in 19 presenze con i romagnoli.

VITTORIO PARIGINI (’96, PERUGIA): Gioiellino del vivaio granata, per il secondo anno consecutivo il Torino lo ha lasciato in prestito al Perugia. Sei mesi fa, Marco Materazzi ce lo aveva segnalato come uno dei talenti più promettenti a livello italiano, inserendolo nella sua personale Top 11 di PROSPETTI. Non aveva sbagliato, Matrix, se è vero che nel frattempo la punta di Moncalieri ha esordito (con tanto di goal) nell’Under 21 di Mister Di Biagio e ha messo la “quinta” anche nel Perugia, con 4 goal in 13 presenze e alcune prestazioni davvero notevoli. Numeri importanti, se si considera che Vittorio non è una punta classica, ma un attaccante esterno in grado di giocare su entrambe le fasce. L’esplosività delle sue accelerazioni ne rappresenta il pezzo forte, la capacità di vedere la porta è il valore aggiunto che lo sta portando a ridosso della zona playoff con il Perugia.

ALBERTO CERRI (’96, CAGLIARI): Attaccante con le stigmate del predestinato, ha debuttato in A con il Parma quando non aveva ancora compiuto 17 anni. Forte fisicamente, potente ma tecnico al tempo stesso, si è distinto negli ultimi anni come una delle punte italiane più forti a livello giovanile. Nei primi 6 mesi del 2015 ha vestito la maglia della Virtus Lanciano, poi, dopo il fallimento del Parma che ne deteneva il cartellino, se lo è accaparrato la Juventus, che lo ha mandato in prestito a Cagliari. Nonostante la concorrenza del reparto d’attacco più forte e completo della Serie B, il ragazzo si sta facendo spazio con 13 presenze e un goal tra Campionato e Coppa Italia, proponendosi come punto di riferimento anche nell’attacco dell’Under 21.

ANDREA PETAGNA (’95, ASCOLI): Attaccante per certi versi assimilabile a Cerri, sia per l’importante struttura fisica abbinata a buoni mezzi tecnici, sia per la precocità con cui ha bruciato le tappe calcistiche. Con la maglia del Milan, che ne detiene tuttora il cartellino, Petagna ha esordito addirittura prima in Champions League (a 17 anni) che in Serie A (a 18). Poi la girandola di prestiti, che lo ha portato a disputare la prima metà del 2015 con la maglia del Vicenza. Ma il posto da titolare nella nostra Top 11, Andrea se lo è guadagnato con la divisa della sua nuova squadra, l’Ascoli, che in poche settimane è passato da una posizione di classifica a dir poco “drammatica” alla zona-sicurezza grazie anche alle reti del bomber triestino, punto fermo dell’attacco della Nazionale Under 20.


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