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Giochi e rompicapi: a cosa serve il taschino dei jeans?

di Redazione Picenotime

lunedì 22 febbraio 2016

I jeans sono un capo d'abbigliamento intramontabile e tutti ne abbiamo almeno un paio in armadio. Nati inizialmente come indumento di lavoro, sono diventati un'icona casual indossati da uomini, donne e bambini. Il termine jeans, indica un pantalone con 5 tasche, coniato – con molta probabilità – dai marinai genovesi che lo utilizzavano per lavorare più comodamente, non a caso il termine Blue Jeans deriva da “Blu di Genova”.

Il boom esplode nel 1853, quando in seguito alla scoperta dell’oro in California, Levi Strauss aprì a San Francisco un negozio per vendere oggetti e indumenti utili ai cercatori d’oro. Strauss ne migliorò il tessuto rendendoli più resistenti, utilizzando il denim. A lui si unì il sarto Jacob Davis: nacque il primo jeans denim. Brevettato nel 1873 dall’ufficio brevetti americano, solo dal 1890, anno di decaduta del brevetto, le altre aziende poterono iniziare a fabbricare jeans ed arrivano la Lee e la Wrangler.

Ma a cosa serve il taschino dei jeans? Sembra non avere alcuna utilità, ma in realtà c'è un motivo se si trova proprio lì. Tanti pensano si tratti solo di una finta tasca ornamentale, invece non è così. 

La risposta è arrivata direttamente dagli esperti di Levi's, che idearono il minuscolo taschino. L'azienda ha rivelato il segreto, che non è altro che una "watch pocket", pensata per contenere l'orologio da taschino. Infatti, nell'Ottocento i cowboy indossavano l'orologio con una catena, e lo riponevano nel panciotto per evitare che si rompesse.


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