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Pro Vercelli-Ascoli, Mustacchio: “Periodo brutto alle spalle. Pelle d'oca ripensando all'andata”

di Redazione Picenotime

mercoledì 16 marzo 2016

Mattia Mustacchio rappresenta uno dei punti di forza della Pro Vercelli che ospiterà l'Ascoli Picchio Sabato 19 Marzo nel match valido per la 32esima giornata del campionato di Serie B. L'esterno offensivo nato a Chiari, che compirà 27 anni il prossimo 17 Maggio, ha collezionato 26 presenze in questa stagione (17 da titolare) con 5 reti contro Como, Salernitana (doppietta), Ternana e Brescia. Nella scorsa stagione Mustacchio si mise in evidenza proprio con la maglia dell'Ascoli con ben 36 presenze e 7 reti tra campionato di Lega Pro, playoff e Coppa Italia. A tre giorni da un match che mette in palio punti molto pesanti in chiave salvezza il forte tornante bresciano ha risposto alle nostre domande grazie alla preziosa collaborazione dell'ufficio stampa della Pro Vercelli.


Mattia, è bugiardo il ko per 6-2 di Bari nell'ultimo turno?

E' stata una partita molto particolare che noi abbiamo giocato alla grande contro un Bari che è partito un po' contratto a causa del momento negativo che stava vivendo e della contestazione. Sul 3-2 per loro si aveva la forte sensazione che potessimo riprendere la gara, poi un eurogol di Rosina ci ha tagliato le gambe, avremmo dovuto sfruttare meglio le occasioni create come era successo la settimana prima contro il Pescara.


Arrivate quindi alla sfida salvezza con l'Ascoli in buone condizioni di forma?

Stiamo lavorando bene, soprattutto sul piano fisico, siamo tutti disponibili e non ci sono particolari problemi. Abbiamo la fortuna di avere un grande allenatore come Foscarini che sa bene cosa significhi lottare per la salvezza, ne ha conquistate tante in carriera, chiede sempre grande sacrificio e spinge anche noi attaccanti ad aiutare il compagno, ha concetti di calcio importanti e sono felice che mi stia dando fiducia.


A livello personale sei soddisfatto di come stanno andando le cose a Vercelli?

Ho vissuto un periodo molto brutto di recente dal quale, fortunatamente, credo di essere uscito. A Natale ho perso mio nonno, tre settimana fa è venuta a mancare anche mia nonna, mi sono rotto il naso e pochi giorni fa mio padre è uscito miracolosamente vivo da un incidente stradale dopo essere stato investito da un tir, ringraziando il cielo se l'è cavata con la rottura di qualche costola. Tutte queste vicende negative mi hanno toccato, è inutile nasconderlo, ma grazie all'aiuto della mia futura moglie, della mia famiglia, dei miei compagni e della società credo di essermi messo tutto alle spalle, da una settimana mi sento molto meglio e penso di essere tornato quello di un mese fa. Qui mi trasmettono molta fiducia, sono soddisfatto del mio rendimento ma di carattere chiedo sempre di più a me stesso e non mi accontento mai, bisogna puntare a migliorarsi nel calcio come nella vita, credo sia giusto così.


Che Ascoli vi aspettate e che gara sarà al "Piola"?

La partita con l'Avellino è stata rocambolesca ed il risultato non credo rappresenti a pieno quanto visto in campo. Come dissi dopo il match d'andata credo che l'Ascoli abbia tutte le chance per uscire dalla zona salvezza, conosco tanti ragazzi del gruppo e so che hanno fame e voglia. Sarà sicuramente una bella partita, si affronteranno due squadre che hanno valori importanti e che perseguono gli stessi obiettivi, dentro il campo sarà battaglia e noi punteremo ovviamente alla vittoria. Dovremo affrontare la gara facendo leva su quanto di buono abbiamo fatto finora, mantenendo certi equilibri e pensando esclusivamente a noi stessi. 


Nel match d'andata sei stato applaudito da tutto lo stadio e anche al termine del match, mentre divampava la contestazione contro Petrone, tanti tifosi ti hanno chiesto di tornare ad Ascoli. Che ricordi conservi di quella giornata?

Mi viene ancora la pelle d'oca a ripensare a quanto successo. I tifosi bianconeri mi hanno applaudito e incitato sia nel riscaldamento che durante  e dopo il match, tributandomi una standing ovation al momento della sostituzione e mostrandomi tanto affetto sia come giocatore che come uomo. Credo sia stata la cosa più bella della mia carriera e difficilmente potrò rivivere emozioni del genere, ho grande rispetto nei confronti dei supporters del Picchio, non si sa mai nel calcio e chissà che un giorno possa tornare ad Ascoli...


Fu mister Petrone a chiedere la tua cessione per motivazioni tecnico-tattiche. Rammarico per come si è conclusa la tua avventura ad Ascoli la scorsa estate?

Mi dispiace per come sono andate le cose, mi ero messo a disposizione per occupare qualsiasi ruolo, non mi ritengo un fenomeno ma credo di aver dimostrato di poter fare anche l'attaccante, qui lo sto facendo ed ho realizzato anche 5 gol. Rispetto le scelte dell'allenatore di allora e prendo atto di quella decisione, alla resa dei conti l'ultima parola spetta sempre al mister, però obiettivamente sono stato provato poco da punta nelle amichevoli estive e quando ho giocato in quel ruolo mi pare di aver fatto sempre gol... 


Mattia Mustacchio

Mattia Mustacchio

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Commenti

vincenzo
mercoledì 16 marzo 2016

Grande MM7, ci manchi!!!


solo l'ascoli
mercoledì 16 marzo 2016

io non sono mai stato un estimatore di petrone che scrive su questo forum lo sa mustacchio è un buon giocatore ma non un fenomeno come qualcuno qui ci vuole fare credere sicuramente ci avebbe fatto comodo xche' nel nostro ccampo manca un giocatore con le sue caratteristiche ci sta che un allenatore in questo caso petrone sbagli delle valutazioni tecniche nel'allestire una rosa di giocatori che lui ritiene + affidabile x l'inizio di un campionato che fino a 10 giorni prima non ci apparteneva è successo e succedera' ancora a grandi allenatori quello che non dovrebbe starci e ricordo di quel giorno di ascoli pro vercelli che molta gente allo stadio era prevenuta contro petrone poco interessata alla partita questo non va bene x il rispetto della persona petrone xche' allo stadio si deve andare x tifare l'ascoli societa' presidenti allenatori giocatori cambiano ma la fede x la propria squadra deve rimanere intatta sempre quel giorno uscendo dallo stadia molte persone erano contente x la sconfitta del' ascoli e x l'imminente esonero di petrone mi dispiace ma io non ci sto buona giornata a tutti


Marco R.
mercoledì 16 marzo 2016

per vedere il bel gioco ci vogliono i piedi buoni ed infatti quegli sprazzi di gioco che vediamo oggi, passano solo tra i piedi di Giorgi (quando gioca) ,Cacia (quando ha voglia), Yankto , Di Marco , Bianchi e Petagna (di adesso , del futuro bho!!). Perciò parlare di non gioco con Petrone lascia il tempo che trova. Abbiamo fatto tutti una pessima figura quel giorno ad attaccare un uomo che perlomeno ha lavorato sempre con grande professionalita' e signorilità.


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