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Cestistica Ascoli ko con il Fossombrone, fioccano insulti e polemiche arbitrali

di Redazione Picenotime

domenica 20 marzo 2016

Una volta tanto tralasciamo un pò di parlare di basket giiocato, per commentare di più il "basket parlato". Una costante di questo campionato

E' la valutazione degli arbitri su aspetti comportamentali, che andrebbero sanzionati e che invece vengono ad essere governati da una soggettività antiregolamentare, che non crea equità di comportamenti e, possiamo anche dire, di regolarità del risultato finale. Nella gara odierna ha vinto il Fossombrone con merito, ma perde ancora credibilità l'autorevolezza del direttore di gara. Due settimane fa il giocatore ascolano Angeli ebbe due falli Tecnici contro e relativa espulsione per aver detto "Arbitro, che fischi"?. Nella stessa occasione un avversario faceva rintonare nel palazzetto due "giaculatorie" nei confronti del Padre Eterno, da creare rimostranza del pubblico: senza intervento disciplinare alcuno.

Oggi ancor peggio. Altre "giaculatorie", forse effetto del clima pasquale, senza alcun intervento disciplinare, mentre alla prima contestazione locale del solito Angeli parte un tecnico. Il colmo dei colmi si verificava all'inizio del secondo tempo., quando l'allenatore Giordani richiamava in panchina un suo giocatore, forse per averlo visto un pò nervoso verso gli arbitri, particolarmente per la direzione femminile. Mentre usciva dal campo si rivolgeva all'arbitro Fratalocchi con queste parole "Brutta put----, vai a lavare i piatti, tro--  nome omerico della lotta tra Greci e Troiani ). Immediatamente i giudici di tavolo (2 donne ed un uomo) richiamavano l'attenzione della stessa arbitra (diamo anche il femminile alla direzione gara) e scrivevano su un foglio l'intera frase che il giocatore aveva a lei rivolta. Il regolamento parla chiaro (almeno quando danno i tecnici alla Cestistica...), ma questa volta (noi diremmo "anche" questa volta) l'arbitro riprende il gioco come se fosse tutto lecito, senza alcun provvedimento disciplinare e tecnico.

Adesso, solo una riflessione: se bestemmie, insulti ed altro di alcuni atleti vengono tollerati , mentre ad altri si pesa anche il respiro, le gare non potrebbero essere falsate? Come si fa a sostenere il principio dell'imparzialità se poi i metri di valutazione sono opposti, a secondo di chi arbitra o a secondo delle decisioni non prese o mal prese? Si ha l'impressione che ad arbitrare sia più la classifica che non il reale svolgimento di gioco e del comportamento. Un giocatore biondo e col pizzetto deve essere trattato come quello moro e senza pizzo: questo è lo sport. Un provvedimento disciplinare (espulsione) con conseguente tecnico potrebbe cambiare le sorti della gara, come successo a noi la settimana scorsa, rimanendo in campo in due o come col Tolentino, quando su punteggio ravvicinato gli avversari hanno usufruito dell'espulsione di Angeli, del tecnico e rimessa. Non vogliamo contestare gli aspetti di valutazione dei falli (è una prerogativa arbitrale sulla quale non è ammesso alcun ricorso al Giudice), ma vogliamo parlare di quegli aspetti eclatanti e pubblici, che contrastano con morale, etica e sport e che gli arbitri dovrebbero maggiormente considerare, proprio come da regolamento. In ultima analisi vorrei domandare se sia più grave prendere un tecnico per aver detto "Arbitro, che fischi?", come nel caso di Angeli(2 tecnici e,quindi, espulsione) o  à più grave sentirsi dire: " Brutta put----, vai a lavare i piatti, tro-- (ripeto,nome omerico della lotta tra Greci e Troiani), senza alcun intervento arbitrale, nonostante il richiamo dei Giudici di Tavolo? Ricordiamo che lo scorso anno il nostro presidente fu espulso per aver detto al tavolo "fate più attenzione col tempo e punteggio"(questa si che è una frase oltraggiosa, immorale, offensiva), forse il Presidente doveva esprimersi

con volgarità per rimanere in campo?.  Tralasciamo di parlare dell'andamento della gara, meritatamente vinta da Fossombrone, grazie alle tante palle perse degli ascolani, ad una difesa sempre allegra, ad una non tanto convincente rotazione degli atleti. Bravi i giovani Fornetti, Gazineo e Alamo, un pò troppo individualisti gli altri. Nel Fossombrone il duo PP (Perini e Puleo) hanno dominato sotto plance, giocando con determinazione fisica (ed anche con facile colloquio con gli arbitri). La Logica Cestistica si augura che, terminata la Fase ad Orologio, gli arbitri siano convocati ad un aggiornamento per la fase finale, ricordando che non è la classifica che fa la gara, ma le valutazioni oggettive ed imparziali e con un metro valutativo egualitario. Nell'occasione pasquale prossima, gli atleti ascolani pranzeranno, ospiti dello sponsor Logica-Spazi Logici presso il ristorante rivierasco Passione Carnale per poter ritrovare il senso della gioia nello sport e nell'amicizia. Buona Pasqua a tutti! - (Resoconto gara dell'Ufficio Stampa della Cestistica Ascoli Piceno). 


TABELLINO

CESTISTICA AP-FOSSOMBRONE 65-85 (19-24; 16-23; 12-20; 18-18)

 

LOGICA CESTISTICA AP: Angeli 18, Fornetti 16, Alamo 15, Addazi 3, Gazineo 7, Nazzella 6, Pupa ne. Allenatore: Francesco Binetti

FOSSOMBRONE: Tadei 6, Mancinelli 9, Nobilini 3, Toccaceli 4, Clementi 8, Mariani, Barantini 7, Perini 21, Puleo 27, Chiericozzi. Allenatore: Giordani.

Arbitri: Boccanera - Fratalocchi.


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