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Cupra Marittima, esercitazione marina e terrestre della Protezione Civile

di Redazione Picenotime

venerdì 20 maggio 2016

Partecipazione ed interesse per l'esercitazione di Protezione Civile a Cupra Marittima che ha interessato l'ambiente marino e quello terrestre.

La prima per il gruppo di lavoro costituitosi sei mesi fa per la prima volta in assoluto nella provincia di Ascoli Piceno e composto da diverse associazioni non profit operanti nel settore della Protezione Civile ognuna con una particolare specificità ha risposto positivamente all'invito del presidente della FISA (Federazione italiana salvamento acquatico) Raffaele Perrotta e la giornata di sabato si è trasformata in un'occasione di crescita e di formazione.

Sperimentate nuove strategie di soccorso che saranno sviluppate e fatte conoscere anche a tutti i responsabili FISA d'Italia. La Chimaera Association di San Benedetto del Tronto, l’ANC Associazione Nazionale Carabinieri di Spinetoli, la SIPEM SOS Marche, l’A.R.I. di Ascoli Piceno, l’A.R.I. di San Benedetto del Tronto, la GRE AVPC di Colli del Tronto, tutte insieme per rispondere alle emergenze con abilità, competenza e professionalità,

All'esercitazione ha preso parte anche la Misericordia di Grottammare che con il proprio staff di pronto intervento ha gestito con serietà e professionalità un'emergenza di intervento sanitario simulato in uno scenario nuovo.

Ogni organismo di volontariato riveste un ruolo fondamentale nel sistema della Protezione Civile Regionale che nazionale - afferma Raffaele Perrotta-. Siamo sicuri che, mettendo su campo tante specializzazioni in sinergia tra loro, si potrà ottimizzare la qualità dell’intervento per cui si è chiamati. Il motto che ci contraddistingue è: parlare un unico linguaggio. Un grazie a tutti i volontari per la professionalità dimostrata ed ai responsabili regionali per aver permesso un evento così importante in una prospettiva di sicurezza sociale volta all'innovazione”. 

Quella di sabato è stata la prima di una serie di esercitazioni che saranno svolte a cadenza regolare. Solo attraverso la formazione infatti si potrà uscire dai confini comunali, provinciali e regionali per interagire efficacemente col sistema nazionale permettendo l’acquisizione di nuovi metodi operativi adeguati alla richieste di intervento sempre in evoluzione mantenendo una salda collaborazione con le autorità preposte.


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