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Più voli nell'aeroporto di Falconara, la posizione di Confindustria Ascoli

di Redazione Picenotime

mercoledì 25 maggio 2016

In recenti riunioni gli imprenditori di Confindustria Ascoli Piceno hanno affrontato la problematica connessa all’esigenza di avere più voli nell’aeroporto di Ancona.

Una considerazione attuale è considerare anche che la Germania continua ad essere, sempre più un’area strategica per le aziende marchigiane. Lo è non solo per i settori della produzione manifatturiera ma anche per il turismo.

Purtroppo gli ultimi dati statistici diffusi dalla Regione Marche per il 2015, attestano un preoccupante calo, superiore al 2.8% del movimento commerciale regionale verso la Germania quando invece l’Italia ha incrementato le esportazioni di oltre il 5%.

Dati significativi su cui concentrare azioni e sforzi, visto che solo la meccanica ha mantenuto i valori classici nell’esportazione verso la Germania mentre tessile abbigliamento e calzature hanno segnato una perdita di posizioni significative.

L’ing. Pau Mestres, Direttore della unità Nexans di Offida e delegato del Presidente Mariani, sottolinea "in un momento di gravi difficoltà per la nostra economia regionale, assicurare dallo scalo di Falconara sempre più collegamenti con la Germania e gli HUB delle diversi destinazioni, è fondamentale”.

Ancora di più - rimarca - nel momento in cui strategia condivisa è concretizzare azioni tali da raccordare la nostra regione con l’area paese prioritaria per   comparti produttivi di base come la meccanica, la moda e l'alimentare".

Solo se riusciremo a fare fronte comune nel rapporto con Lufthansa - sottolinea -  potremo assicurare la prosecuzione dei voli da Ancona anche nel prossimo semestre ed un eventuale potenziamento”.

Opinione condivisa dagli imprenditori è che l’aeroporto di Ancona potrà avere futuro solo se confermerà ed incrementerà i voli giornalieri capaci di dare servizi soprattutto alle imprese, siano essi gestiti da Alitalia (3 voli giornalieri a Roma) o altri qualificati vettori come ad esempio Lufthansa (2 voli giornalieri a Monaco). Altri vettori come la Turkish Airlines o la Vueling attendono sicuramente la stabilità attesa una volta privatizzato l’aeroporto.

Vero è che proprio la linea di bandiera tedesca può offrire, tramite gli aeroporti tedeschi, scambi interessanti verso tutte le aree maggiormente strategiche per le nostre aziende.

Credo che – dice nuovamente Pau Mestres - gli imprenditori marchigiani vogliono veramente contare su un aeroporto vicino casa che garantisca un numero importante di collegamenti aerei efficienti verso Milano e Roma ma soprattutto verso i principali HUB europei”, ed aggiunge “ma anche gli investitori e clienti delle nostre aziende hanno bisogno di collegamenti efficienti e che sia possibile arrivare nel nostro territorio e ripartire in giornata per essere alla pari dei grandi centri industrializzati di Europa”.


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Commenti

Marco
mercoledì 25 maggio 2016

Ha più senso un aereoporto nella provincia di Ascoli, che tra comparto calzaturiero e turismo ha sicuramente un richiamo maggiore dei 4 uffici ad Ancona.


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