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Fenati parla a 'La Stampa': “Nella squadra di Rossi non mi sentivo me stesso”

di Redazione Picenotime

sabato 27 agosto 2016

Romano Fenati è tornato a parlare dopo il divorzio con lo Sky Racing Team VR46 avvenuto nel Gran Premio d'Austria lo scorso 13 Agosto. Il 20enne pilota ascolano, alla ricerca di una nuova sistemazione per il finale di stagione, ha spiegato le sue ragioni nel corso di un'intervista esclusiva al quotidiano "La Stampa".

"Una persona deve rimanere se stessa. Non si può cambiarla o costruirla a tavolino, per me è meglio un vaffa detto in faccia che una coltellata alle spalle - dice Fenati -. Si è scritto di liti e pass da me tirati in faccia, ma non è assolutamente accaduto nulla di ciò. Ho semplicemente chiesto spiegazioni al mio capo tecnico sul perché avessi un distacco così grande in qualifica. Poi c'è stata una riunione fra mia madre, che è l'amministratore delegato della società che cura i miei interessi, e i responsabili del team. Io, per contratto, avrei dovuto avere un mio personale tecnico delle sospensioni e questo punto non era stato rispettato. Si è cercato un accordo per proseguire la collaborazione, ma non è stato trovato. Forse - continua Fenati - avrei dovuto trasferirmi a Pesaro, per allenarmi con gli altri piloti dell'Academy, ma il mio contratto prevedeva che dovessi starci solo per la preparazione prima dell'inizio del campionato. Ho preferito rimanere con la mia famiglia. Semplicemente provo fastidio quando vedo ingiustizie o superficialità. Allora cerco di avere spiegazioni Nella squadra di Rossi non mi sentivo me stesso. Venivo indirizzato, era tutto precostruito, mentre io sono un tipo istintivo".



Romano Fenati

Romano Fenati

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