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Asa Ascoli, Koutiki centra il primo obiettivo alle Paralimpiadi di Rio

di Redazione Picenotime

venerdì 09 settembre 2016

Il primo pomeriggio di gare per l’atletica alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro regala la soddisfazione di Ruud Koutiki per la conquista della finale dei 400 T20. Lo sprinter, che appartiene alla categoria delle persone con disabilità intellettivo-relazionale, corre la seconda batteria del giro di pista in 51.53 e strappa il settimo tempo utile per la qualificazione. Il campione continentale di Swansea 2014 si esprime al meglio delle sue possibilità per agguantare quella finale da tempo sognata: “Sono tra i primi otto al mondo - dichiara il marchigiano di origine congolese - vuol dire già tanto. Non sono contento del mio crono, pensavo di essere fuori. Sono andato lento sulla prima curva e gli altri mi sono scappati. Ho raggiunto il mio obiettivo ma devo ancora imparare a gestire meglio la gara. In finale cercherò di andare oltre”. Venerdì 9 settembre, oltre ai 400 T20 di Koutiki in programma alle 11:20 locali (le 16:20 italiane), sarà il momento di Assunta Legnante. La lanciatrice non vedente ritorna in una gara ufficiale dopo l’intervento riuscito alla schiena dello scorso maggio. La capitana azzurra si cimenterà nel disco F11, specialità di cui detiene il titolo europeo del 2014.

Nella mattina, allo stadio Engenhao, sulla pedana del peso Oney Tapia (F11) battezza l’esordio alla massima rassegna paralimpica con un egregio nono posto, considerato l’accorpamento di categorie insieme agli ipovedenti F12. Con il suo secondo lancio da 12,72 è il primo degli esclusi dai tre turni di finale, ma anche il primo tra gli F11 davanti al brasiliano Alessandro Rodrigo Silva. Il primatista italiano esce dalla gara a testa alta con un risultato che migliora di quattro posizioni il piazzamento ottenuto ai Mondiali di Doha del 2015: “Certo c’è un piccolo dispiacere per aver mancato la finale - spiega il bergamasco nato a Cuba - ma non sono deluso. Questa non è la mia gara, ci ho provato, potevo non farla, ma tutto serve nella vita, non si butta via nulla. È vero che i non vedenti sono penalizzati, ma per me è stata un’esperienza. L’atmosfera qui è formidabile con tutto questo pubblico e io mi sono divertito. Ora c’è il disco, voglio solo accogliere positivamente questa giornata stupenda e prepararmi psicologicamente a giovedì”. L’oro è andato allo spagnolo Kim Lopez Gonzalez che vince con la misura di 16,44.

In pista Arjola Dedaj con la guida Elisa Bettini esce dalle eliminatorie dei 100 T11. In una batteria resa particolarmente ostica dalla presenza delle più forti avversarie del circuito, la cinese Liu Cuiqing e la star di casa Terezinha Guilhermina che hanno prestazioni sui 12 secondi, la velocista delle Fiamme Azzurre firma il 14° crono complessivo. Il suo 13.43 è da personal best ma non è sufficiente a superare il turno. La sprinter italo-albanese a fine gara dichiara: “Abbiamo realizzato il personale ma mi aspettavo comunque di aver fatto meglio. Al traguardo quando Elisa mi ha detto il tempo, mi sono crollate le braccia. Dovrò riguardare la gara per capire cosa non ha funzionato perché so che potevo fare di più. Entrare in pista è stato comunque molto bello e toccante, ho avuto i brividi ma anche un po’ di ansia perché si sentono gli spalti pieni con il pubblico che ti incita, è fantastico. Ora mi aspettano i 200 e il lungo, però è nel salto che ho più chance anche se io ce la metto sempre tutta in ogni singola gara”.

È notizia invece di poche ore fa l’infortunio dell’azzurro Alessandro Di Lello. Il maratoneta T46, bronzo mondiale a Londra 2015 e oro a Lione 2013 che era atteso a Rio fra due giorni, è stato costretto a rinunciare alle Paralimpiadi dopo aver riportato in allenamento un’importante lesione muscolare alla coscia sinistra. La diagnosi è stata confermata da un’indagine strumentale effettuata dall’Istituto di Medicina Dello Sport di Roma.


Ruud Koutiki

Ruud Koutiki

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