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''I morti non hanno colore'', San Benedetto ha ricordato i caduti delle foibe

di Redazione Picenotime

venerdì 10 febbraio 2017

Nell’ultima fase del secondo conflitto mondiale, i massacri delle foibe causarono tante vittime nella regione carsico - istriana tra italiani e oppositori del regime comunista di Tito.

Una tra le pagine più terribili del Novecento per il popolo italiano è diventata la solennità della “Giornata del ricordo” con la legge n. 92 del 2004 che mira ogni 10 febbraio a tenere vivo il ricordo di quanto accadde a quelle persone in una zona oggi a cavallo tra Italia, Croazia e Slovenia. 

Per iniziativa dell’Amministrazione Comunale -  Assessorato alla Cultura, il giorno del ricordo è stato celebrato al teatro Concordia dove, dinanzi a cittadini e ragazzi delle classi IV e V degli istituti superiori cittadini, è andato in scena lo spettacolo “Quell’enorme lapide bianca”. 

In apertura di mattinata, il sindaco Pasqualino Piunti ha tenuto l’intervento commemorativo: “I morti non hanno colore, ogni persona uccisa ha la sua storia - ha detto il primo cittadino - 

è una cosa positiva avere qui tanti giovani che ci seguono, a loro dobbiamo sempre ricordare che le divisioni non pagano mai e portano a nuove divisioni. Dobbiamo difendere ciò che abbiamo ottenuto negli anni in termini di pace e di conquiste sociali”. 

I ragazzi e i presenti hanno poi assistito allo spettacolo che ha avuto come protagonista Luca Violini che ne è anche autore. La pièce, che debuttò in prima nazionale il 10 febbraio 2009 nella Sala della Lupa della Camera dei Deputati, ha voluto trasmettere il senso della sofferenza delle popolazioni giuliane, dalmate, fiumane e istriane e stimolare una riflessione su forme di governo distanti dal rispetto dei quei Diritti Umani che nel 1948, alcuni anni dopo i tragici fatti, vennero dichiarati universalmente.   


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