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Ascoli, Cardinaletti: “Accordo con Comune per Del Duca, tra 3/4 mesi tutti i dettagli”

di Redazione Picenotime

venerdì 17 febbraio 2017

Si è tenuto nella giornata odierna, presso la sala della Ragione di Palazzo dei Capitani nella centralissima Piazza del Popolo di Ascoli Piceno, il convegno sul tema "Nuove forme di finanziamento per la ristrutturazione e la gestione degli impianti sportivi". 

L'evento, organizzato dallo Studio Legale Cappelli e patrocinato da Coni, Associazione Italiana Avvocati dello Sport e Comune di Ascoli Piceno, ha visto la partecipazione di numerosi esperti del settore, da Fabio Tucci dell'ufficio legale della Juventus a Rolando Favella, responsabile legale  dell'Udinese che ha illustrato il progetto Dacia Arena, fino a Marco Sanetti, consulente impianti sportivi del Coni Servizi S.p.A.. 

Alle ore 18 la chiusura dell'intensa giornata di studio è stata affidata ad una tavola rotonda sul tema stadio "Del Duca": a prendervi parte il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, Andrea Abodi, candidato alla presidenza della Figc e l'amministratore unico dell'Ascoli Picchio Andrea Cardinaletti.

Il sindaco Guido Castelli, con riferimento allo stadio "Del Duca", ha espresso l'intenzione di garantire autonomia alla società bianconera pur salvaguardando le regole pubbliche: "Gli impegni assunti relativamente allo stadio e che mi sono stati rimproverati recentemente da "Le Iene", sono funzionali alla consapevolezza della  rilevanza sociale, spettacolare e ludica che il sistema calcio ha per la comunità - ha detto il primo cittadino, come riporta il sito Ascolipicchio.com -. L'Ascoli crea sul territorio attenzioni che vanno oltre la capacità di attrarre spettatori. Stiamo iniziando a ragionare con Abodi e Cardinaletti per la realizzazione di un Del Duca più accogliente, confortevole e performante dando all'Ascoli la certezza che tutto questo avvenga in linea con le esigenze di budget. Un esempio è il piazzale antistante lo stadio, che diverrà un'area recintata fruibile dai tifosi e dalle famiglie come spazio vivo, creativo, ludico e di ricreazione".

La parola è stata presa dall'amministratore dell'Ascoli Andrea Cardinaletti: "Lo stadio deve essere un bene di interesse pubblico e un valore per la comunità; Società e Comune hanno la stessa idea, condivisa anche dalla tifoseria. Fra qualche mese scadrà la concessione dello stadio e l'intenzione è quella di evitare un'altra concessione transitoria. E su questo punto sono ottimista, stiamo lavorando da tempo con il Comune di Ascoli per trovare un accordo e posso dire che la cornice è già piuttosto chiara, ma nei prossimi tre o quattro mesi definiremo tutti i dettagli. Spesso si parla dei progetti realizzati in altre città come Udine o Frosinone come fossero irrealizzabili qui ad Ascoli, ma personalmente ritengo che questa città abbia grandi potenzialità".

Il finale è stato affidato al presidente della Lega di Serie B B Andrea Abodi: "Le infrastrutture, il capitale umano qualificato e la formazione sono elementi indispensabili per la crescita. Apprezzo molto la città di Ascoli, che, nonostante le difficoltà dovute ai recenti eventi che hanno colpito il centro Italia, ha saputo reagire e guardare avanti; apprezzo una proprietà, quella bianconera, che ha trovato in Cardinaletti una figura professionale e competente che fa anche parte del governo della Lega; Bellini ha compreso immediatamente l'importanza di investire sul centro sportivo, che ritengo essere ancor più rilevante dello stadio perché rappresenta la fabbrica del futuro. Come Lega  stiamo lavorando su sei progetti stadi e su singole iniziative, che riguardano l'energia e l'accessibilità con l'abbattimento delle barriere architettoniche; inoltre ci adoperiamo per sostenere le  società cercando interlocutori istituzionali che possano costituire fondi per il finanziamento o il co-finanziamento degli impianti".

 

Foto da Ascolipicchio.com

Foto da Ascolipicchio.com

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Commenti

PEPPE
venerdì 17 febbraio 2017

Si ma i tempi? Quanti anni dovremo aspettare per tutto questo? Tutte belle parole che speriamo si trasformino in realtà.