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Confindustria Ascoli, incontro “Rinascimento Piceno - Strumenti per il rilancio del territorio”

di Redazione Picenotime

mercoledì 22 febbraio 2017

Accanto ai danni evidenti alle abitazioni, agli edifici e alle infrastrutture, il terremoto ha prodotto danni invisibili, ma molto più insidiosi, che rischiano di compromettere il tessuto produttivo dei territori colpiti, già attraversato da un lungo periodo di crisi economica.

Diventa urgente quindi intervenire con misure straordinarie che puntino al risanamento del territorio coniugando, in un ottica di sviluppo, redditività e utilità sociale.

Per discutere e analizzare alcune proposte che vanno in questa direzione, Confindustria e l'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Ascoli Piceno, hanno organizzato per il giorno di venerdì 24 febbraio a partire dalle ore 15 presso la propria sede di Corso Mazzini n. 151 ad Ascoli Piceno, un incontro/dibattito dal titolo “Rinascimento Piceno - Strumenti per il rilancio del territorio”.

Le relazioni saranno affidate ad Antonio Flamini, Professore Ordinario di Diritto privato dell'Università di Camerino, che ha recentemente elaborato una proposta di legge per l’istituzione di una Zona Franca Urbana (ZFU) e di una Zona Economica Speciale (ZES) per i 131 Comuni del cratere, Roberto Esposito, Professore Associato di Diritto tributario dell'Università di Camerino e Giuseppe Mele, Vice Direttore dell'Area Politiche Industriali di Confindustria.

Interverranno all'incontro i primi cittadini dei Comuni piceni ricadenti nel cratere insieme al Sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi ed al Sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci.

Puntare sulla creazione di una zona a fiscalità privilegiata attraverso l’introduzione di Zone franche urbane e Zone economiche speciali”, sostiene il dott. Carlo Cantalamessa, Presidente dell’Ordine dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili di Ascoli Piceno, “permetterebbe di utilizzare efficacemente lo strumento della leva fiscale per rafforzare il tessuto produttivo esistente stimolando crescita e occupazione. Conoscendo profondamente le dinamiche economiche e sociali del territorio in cui operano, il loro stato di crisi, i commercialisti ritengono indispensabile ed urgente dare un concreto sostegno alle attività produttive, auspicando, nel contempo, una forte unione di intenti tra tutte le forze sociali”.

Le esenzioni delle imposte dirette e indirette”, afferma la dott.ssa Giulia Liboni, Vicepresidente dell’Ordine dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili di Ascoli Piceno, “oltre ad evitare lo spopolamento produttivo delle zone colpite dal terremoto, avrebbe l’ulteriore effetto di attrarre investimenti, con creazione di nuovi posti di lavoro assicurando al territorio sviluppo economico e sociale”.

Gli effetti del sisma sono gravissimi”, esordisce il presidente di Confindustria Ascoli Piceno, Simone Mariani. “Molte aziende sono in ginocchio come quelle del comparto turistico e dell'agroalimentare, sia dentro che fuori dal cratere. Abbiamo bisogno di poche misure ma che siano di forte impatto e di facile fruizione per gli imprenditori. Interventi straordinari che nel rispetto della normativa europea siano in grado di rilanciare finalmente un territorio bellissimo, ricco di storia, tradizioni e cultura e dalle enormi potenzialità economiche rimaste finora inespresse”.

Dopo la fase del soccorso e dell'assistenza alla popolazione”, continua il presidente Mariani, “l'urgenza per i territori colpiti dal sisma è oggi quella di far ripartire l'economia. Solo creando imprese e quindi posti di lavoro potremo ricostruire i nostri borghi e le nostre comunità, più belli e ricche di prima. Un nuovo Rinascimento piceno - insomma - da raggiungere con l'aiuto di tutti. Nessuno escluso”. 

In questa direzione Confindustria Ascoli Piceno ha lavorato fin dal primo minuto per il riconoscimento del Piceno come area di crisi industriale complessa e ancora oggi si sta adoperando per fornire tutto il supporto possibile per una positiva conclusione dell'Accordo di programma per la riconversione e la riqualificazione industriale che dovrà essere sottoscritto presso il Ministero dello Sviluppo Economico e che consentirà di attivare tutta una serie di strumenti di finanza agevolata come la Legge 181/89 anche nell'area del cratere. A questo proposito”, conclude il presidente Mariani, “come Confindustria Ascoli Piceno abbiamo proposto alla Regione Marche l'introduzione anche di altre misure agevolative come i contratti di sviluppo che potrebbero drenare - oltre a quelle previste per la Legge 181/89 - nuove importanti risorse finanziarie verso il nostro territorio”.


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