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Valentino Rossi: “Fenati è il miglior talento tra i giovani italiani”

di Redazione Picenotime

giovedì 27 febbraio 2014

Ad un mese dall'inizio del Motomondiale Valentino Rossi ha parlato dei suoi obiettivi per una stagione che lo vedrà impegnato nella duplice veste di pilota in MotoGp e partner principale dello Sky Racing Team nella Moto3. Pubblichiamo l'intervista esclusiva che il "Dottore" ha rilasciatato a Sky Sport24 HD, un documento molto interessante che ci è stata inoltrato dall'ufficio stampa del team che vede in sella l'ascolano Romano Fenati ed il piemontese Francesco Bagnaia.

Che cosa ti aspetti dallo Sky Racing Team VR46?

Ci sono tante aspettative per quest’anno e non vedo l’ora di vederci in HD! Abbiamo un bel progetto, avevamo iniziato ad aiutare un po’ di giovani ragazzi italiani già dall’anno scorso, poi è arrivata Sky e insieme abbiamo deciso di fare questo team che correrà in Moto3. È quindi un’esperienza nuova per tutti, siamo tutti gasatissimi, emozionati e anche noi in VR46 non vediamo l’ora di cominciare a fare il tifo per i nostri ragazzi e vedere le gare perché sarà divertente. Io seguirò il team da vicino, ma soprattutto faccio il pilota della MotoGP, quindi sarà quello il mio principale impiego e passatempo. Abbiamo messo su un team molto interessante perché siamo riusciti, anche grazie alle nostre conoscenze nel paddock visto che siamo qui da quadi vent’anni, a mettere insieme tanti ragazzi che hanno lavorato in MotoGP e, comunque, tanti team e tanti meccanici e capi meccanici di esperienza. Partendo da Vittoriano Guareschi, che abbiamo voluto fortemente perché abbiamo lavorato insieme nel 2011 e 2012, ci siamo trovati molto bene ed è una persona che ha un sacco di esperienza al top. Poi Sky ci ha chiesto di lavorare con i piloti italiani, ci sembrava giusto e quindi abbiamo preso Romano Fenati, che probabilmente è il talento più forte, quello che in Moto3 ha vinto già, ha già dimostrato di essere veloce. Poi, soprattutto, abbiamo puntato su Pecco Bagnaia, che è sempre stato un pilota fortissimo nei primi anni della sua carriera. L’anno scorso è arrivato al Mondiale, ma ha un po’ deluso perché non si è trovato bene con la moto. È una grande scommessa del nostro team, portarli lì davanti. Abbiamo messo Rossano Brazzi e tutta la sua squadra a lavorare con Fenati. Brazzi è stato il mio capo meccanico dei Mondiali della 250, quindi una persona con una grande esperienza. L’altro team è molto giovane, ma sono tutti ragazzi bravissimi. La base del team è a Tavullia, nella VR46, dove ci sono Albi e  Uccio, che hanno aiutato tanto anche loro a costruire questo team. Poi con Sky si sta bene perché loro vogliono sempre fare le cose al top e quindi noi abbiamo anche una grande pressione positiva per cercare di portare davanti i nostri piloti. Non sarà così facile, ma abbiamo il potenziale per essere lì davanti. Il progetto è interessante e bello, soprattutto perché cerchiamo di aiutare i piloti italiani. Noi piloti italiani siamo stati fortissimi negli ultimi anni, in tutte le classi, ormai da sempre. Però, diciamo che in questi ultimi anni siamo meno forti, siamo di meno e soprattutto ci sono tanti spagnoli che spesso ci fregano, l’idea nasce da lì. Quindi, già dalla Moto3 iniziamo con i nostri due piloti, con Fenati e Bagnaia, soprattutto, ma poi ce ne sono tanti altri che corrono e che speriamo arrivino davanti. Io sono un super appassionato, non vivo senza Sky, questo è vero. Nel senso che ovunque vada devo avere almeno due o tre decoder. Una delle cose che mi piacciono di più quando torno a casa è mettere su Sky Sport24 HD, stare lì ad aspettare due, tre giri e vedere tutto quello che è successo.

Questo per te sarà l’anno del riscatto?

Direi di sì, nel senso che è tanti anni che ci sono, ho vinto tanto, però mi piacerebbe moltissimo stare lì davanti anche quest’anno e tornare lì davanti dopo degli anni un po’ difficili, soprattutto con la Ducati. L’anno scorso sono tornato in Yamaha ed è andata molto meglio, sono riuscito a vincere una gara, a salire un po’ di volte sul podio, ma non basta. Bisogna fare meglio, essere lì davanti e cercare di dare fastidio, anche nella MotoGP, ai tre spagnoli che hanno dominato. Sarà molto difficile batterli perché sono veramente fortissimi, soprattutto Marquez, Lorenzo, il mio compagno di squadra, però secondo me se lavoriamo bene possiamo dare loro fastidio tutte le domeniche. Questo sarà il nostro obiettivo, soprattutto cercare di fare delle gare divertenti da seguire per gli appassionati.

Hanno parlato ai microfoni di Sky Sport 24HD anche i due piloti dello Sky Racing Team VR46.

ROMANO FENATI

Tu e Francesco Bagnaia siete le speranze italiane e dello Sky Racing Team. Bene nei test fin qui?

Sì, molto bene. Sono contento sia della squadra che della moto. Siamo un team nuovo, quindi non abbiamo molta esperienza su questa moto, ma la mia squadra ha molta esperienza sulle corse in generale, quindi siamo arrivati a un buon punto. Abbiamo costruito una buona base su cui lavorare e spero di fare bene.

L’obiettivo è arrivare a podio quest’anno facendo il massimo possibile ed entro due anni il titolo?

Io non mi sono posto obiettivi perché alla fine senza aspettative quello che viene è tutto di guadagnato. Vediamo come va piano piano e gara per gara.

Tifi per qualche squadra di calcio? Per l’Ascoli magari?

Sì, tifo per l’Ascoli che è la squadra della mia città, dove sono nato. La squadra che tifo in Serie A è l’Inter da quando sono bambino, ma non seguo tanto il calcio, soltanto l’Ascoli perché è della mia città. Alla prossima partita andrò sicuramente allo stadio.

Qual è il pilota a cui ti sei ispirato?

Fin da quando ero piccolino Valentino Rossi, lui per me è sempre stato un idolo a cui ispirarmi, un modello da seguire.

FRANCESCO BAGNAIA

Il tuo casco è nerazzurro ma tu sei tifoso della Juventus?

Sì, dai, non sono un tifoso accanito ma se devo scegliere una squadra prendo la Juve perché mi piace il bianco e il nero. Sono un po’ di parte.

Una bella pressione, una bella responsabilità ma anche una bella avventura quella che ti attende con lo Sky Racing Team?

Sì, sicuramente avere il nome di Sky di fianco mette tanta pressione ma è una bella opportunità, visto che è il massimo del massimo. E quindi ci sono tutte le possibilità di fare molto bene. Bisogna sfruttarle al massimo e crescere il più possibile e dare tanto gas.

Miller sembra l’uomo da battere dopo i primi test?

Sì, però non è impossibile da battere. Ci ho già corso contro, so che è un pilota molto veloce però bisogna vedere la prima gara.

In Qatar cosa sogni?

Sogno di fare il meglio possibile, ma non voglio sbilanciarmi perché non voglio portarmi sfiga (sorride, ndr).

Sei nato nel 1997, quando Valentino Rossi ha vinto il suo primo titolo Mondiale. E’ un segno del destino?

Vediamo, se può portarmi bene questa cosa.

Qual è la cosa che ti colpisce di più di Valentino Rossi e perché tutti voi piloti vorreste diventare come lui?

Perché lui, nonostante sia da tanti anni che corre, ha ancora una voglia di andare in moto che fa paura. Non smetterebbe mai, anche quando andiamo al ranch a girare non si ferma mai, è l’ultimo a scendere dalla moto e questa è una cosa che da’ molta carica perché bisognerebbe essere tutti come lui, aver voglia di vincere sempre, aver tanta voglia soprattutto di girare in moto e divertirsi.

Quando è nata in te la passione per le moto e cosa ti hanno detto i tuoi genitori quando hai detto loro di voler intraprendere questa strada?

Ero piccolino, avrò avuto 6-7 anni. Vedevo girare mio zio e mio papà in moto, adoravo guardarli, salivo sulle loro moto, non scendevo più, non arrivavo neanche alle pedane. E quindi non pensavo di poter continuare ad andarci. Alla fine ho ricevuto un invito per provare ad Alessandria in un circuito vicino a casa, ho girato e da lì non ho più smesso, è nata la passione.

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VALENTINO ROSSI

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