• Ascoli Time
  • Ascoli, Faraotti: “Sono un po' preoccupato dopo Salerno. Stadio? Passaggio da non sbagliare”

Ascoli, Faraotti: “Sono un po' preoccupato dopo Salerno. Stadio? Passaggio da non sbagliare”

di Redazione Picenotime

mercoledì 29 marzo 2017

Dopo la sconfitta dell'Ascoli Picchio sul campo della Salernitana nella 32esima giornata del campionato di Serie B abbiamo fatto il punto della situazione con Battista Faraotti, importante azionista del club bianconero.


L'Ascoli ha ancora un margine di 5 lunghezze sulla zona playout ma nelle ultime 6 partite ha saputo raccogliere solamente 4 punti. Come giudica l'andamento della squadra?

Io sono ottimista di natura e dobbiamo esserlo tutti forzatamente, ma oggettivamente sono un po' preoccupato dopo la brutta performance di Salerno. Non sono soddisfatto di come si è disimpegnata la squadra e non so darmi una spiegazione per una prestazione del genere. Forse c'è stato un calo di tensione, i giocatori sono apparsi stanchi e molli, senza grinta e cattiveria agonistica. Tutti i 14 giocatori scesi in campo all'Arechi non sono stati all'altezza, eccezion fatta per il nostro portiere Lanni che ancora una volta ha compiuto interventi prodigiosi evitando un passivo più pesante. Sarà compito ora di Aglietti, Giaretta e Cardinaletti capire cosa non ha funzionato ed operare i giusti correttivi. Vedo le partite delle altre squadre del campionato di Serie B e noto grossa carica agonistica, anche di compagini nei bassifondi della classifica come Ternana, Trapani e Pisa, che sono ancora in piena lotta. Una prova così sconcertante lascia riflettere ed ora servirà subito una reazione nel prossimo match interno con il Carpi, squadra con un buon rendimento in trasferta e che è guidata dall'ex Castori, tecnico esperto che vorrà far bene ad Ascoli. E' vero che altre squadre dovranno essere penalizzate, ma dobbiamo pensare a noi stessi e fare il prima possibile quei 12/13 punti che ci metterebbero al riparo da qualsiasi problema. Mancano 10 gare alla fine del campionato e bisogna viaggiare ad una media di un punto abbondante a partita, non mi sembra impresa improba ma di certo necessita cambiare atteggiamento, in Serie B le partite si vincono lottando su ogni pallone. In questa fase decisiva del torneo vanno tirate fuori prestazioni importanti come l'anno scorso in casa con il Cagliari ed a Perugia, partite che furono decisive per ottenere la salvezza. Non voglio neanche pensare ad una retrocessione, sarebbe un disastro totale, su tutti i fronti.


Sul fronte societario tutti i ruoli sono definiti. C'è stato un miglioramento sul piano organizzativo ed operativo?

La nostra è una società sana, che ha i conti in regola e che è sempre puntuale nei pagamenti, aspetto non di poco conto. Il presidente sta ascoltando maggiormente i consigli di noi tre soci ascolani, che conosciamo bene questo territorio e sappiamo intercettare gli umori e le esigenze della piazza. Sono stati fatti degli errori ad inizio anno ma ci si è poi impegnati per porre rimedio, Cardinaletti sta portando avanti un buon lavoro e ci sono tutti i presupposti per far bene. Il nostro progetto, anche a medio-lungo termine, deve far leva sulla valorizzazione dei giovani e sulla fidelizzazione di giocatori esperti calati in toto nella dimensione bianconera, senza musi lunghi o mal di pancia. Faccio un esempio emblematico, quello di Mengoni. Alla fine dello scorso campionato sembrava un giocatore ai margini della rosa, che non potesse fare al caso nostro, invece ha saputo mettersi in discussione, ha lavorato sodo in ogni allenamento e mi hanno detto che continua a farlo. L'allenatore gli ha dato fiducia ed ora, a 33 anni, è diventato un perno del nostro pacchetto difensivo dimostrando di essere un elemento importante per la Serie B ed un modello per i compagni, incarnando quello spirito di appartenenza che deve essere proprio di ogni giocatore dell'Ascoli. So che sono stati già individuati alcuni giocatori che rinforzeranno il nostro organico per la prossima stagione e questo è un aspetto positivo, ora però bisogna pensare a concludere al meglio questo campionato. Mi preoccupa il calo degli spettatori al "Del Duca" nelle ultime gare, un dato che deve portare a delle profonde riflessioni: se tu vai a teatro e lo spettacolo non ti piace, è difficile poi che ci torni la volta successiva...


Procedono spediti i lavori per il nuovo Centro Sportivo.

Sono soddisfatto di come sta andando avanti il progetto, sono stato di recente a vedere di persona come procedono i lavori, che già erano iniziati prima della costituzione della società che si occuperà della gestione del Picchio Village, ho venduto anche un mio terreno per il completamente dell'opera. Ora c'è un fondo ben definito che si occuperà di tutto e sono state già erogate le risorse economiche per ultimare il Centro Sportivo che diventerà a breve il cuore pulsante ed il punto di riferimento sia della prima squadra che di tutte le formazioni del settore giovanile.


Pensa che ci saranno sviluppi a breve per la nuova convenzione con il Comune per lo stadio "Del Duca"?

Prima di parlare di convenzione bisogna innanzitutto portare a termine i lavori di rifacimento della nuova Tribuna Est, è stato dichiarato pubblicamente che dovrà essere pronta per il prossimo campionato. Detto ciò, bisognerà poi sedersi ad un tavolo con l'Amministrazione Comunale per trovare la soluzione migliore, un incontro di vitale importanza al quale vorrò essere presente personalmente, è un passaggio chiave per la nostra società che non possiamo permetterci di sbagliare. L'Ascoli Picchio ha le sue idee sul fronte stadio ed il Comune non può limitarsi a passarci la patata bollente, occorre trovare condizioni favorevoli sia per noi che per loro, mettendo tutto nero su bianco in maniera chiara e definitiva, senza nessun equivoco. La questione stadio è fondamentale: mi sta bene la convenzione a lungo termine, ma purchè venga fatta bene, tutelando sia gli interessi dell'Ascoli Picchio che del Comune. Teniamo conto che il "Del Duca" necessita di diversi lavori di miglioramento e che si trova in condizioni tutt'altro che ottime. La tribuna centrale è fatiscente e bisognerà porci rimedio il prima possibile, senza considerare la totale inagibilità della Curva Sud. Credo che purtroppo dovremo vedere per ancora un bel po' di tempo la tribuna mobile in tubi innocenti. 


Battista Faraotti

Battista Faraotti

© Riproduzione riservata

Commenti

nando
mercoledì 29 marzo 2017

Parole pesanti come mattoni, Faraotti numero uno!!!


sandro
mercoledì 29 marzo 2017

Come dargli torto... io toglierei anche il po'........


bruno
mercoledì 29 marzo 2017

Bisogna rimanere ottimisti, ci salveremo anche con qualche giornata di anticipo secondo me, ma credo che per l'anno prossimo bisognerà mettere delle basi x evitare di soffrire cosi tanto, ci meritiamo di più e soprattutto bisogna iniziare a comprare qualche giocatore


In totale ci sono 23 commenti. Fai click sul pulsante per continuare la lettura o commentare l’articolo.