Grottammare, la città ha reso omaggio all'ex sindaco-poeta Pio Salvi

di Redazione Picenotime

domenica 18 giugno 2017

La città di Grottammare ha reso oggi omaggio a Pio Salvi, sindaco dal 1922 al 1928, avvocato e apprezzato poeta dialettale. L’occasione è legata all’iniziativa della nipote Flora Salvi, che ha dato alle stampe una raccolta di poesie del nonno e proprio oggi c'è stata la presentazione in via Cavour, 1 presso Palazzo Fenili (sede della locale stazione dei Carabinieri), dove visse la famiglia Salvi e dove in occasione dell’evento è stata una targa commemorativa, realizzata dallo scultore Francesco Santori su iniziativa dell’Amministrazione comunale.

Il passato di Grottammare va tramandato al futuro – ha affermato la signora Flora Salvi nel corso della presentazione dell’iniziativa avvenuta nei giorni scorsi nel laboratorio dello scultore Santori - . Questa non è  solo una località Bandiera Blu ma un luogo che ha un’anima e che io ho scoperto con la pubblicazione di questo libretto di poesie. Ringrazio tutti quelli che hanno collaborato all’iniziativa ed in particolare Mario Petrelli, che con la sua voce ci ricorderà mio nonno attraverso la lettura delle sue poesie”.

“Aria, sole e mare… Versi a Grottammare” è il titolo della cerimonia, nel corso della quale, appunto, si è tenuto anche un recital di poesie contenute nella pubblicazione con interventi di Flora Salvi e di Mario Petrelli.

Se c’è un dovere delle amministrazioni locali è proprio quello di estrarre dall’oblio persone come Pio Salvi, che resterebbero solo appannaggio deli studiosi di storia e lontano dal grande pubblico – ha dichiarato il sindaco Enrico Piergallini motivando il pieno coinvolgimento dell’amministrazione comunale –. Sono questi i modelli che ci piace proporre e sui quali costruire un percorso di vita”.

Entrando nel merito dell’opera scultorea che è andata a suggellare il ricordo di Pio Salvi, lo scultore Francesco Santori ha voluto sottolineare anche la bellezza di una personalità che ha conosciuto attraverso i versi: “Un lavoro interessante perché questo poeta non lo conoscevo – ha commentato – ed è stato bello scolpire e intervallare l’opera con la lettura delle sue  poesie” . 

La targa (misure 100x50cm) è realizzata in pietra della Maiella e verrà affissa su una parete esterna di Palazzo Fenili, lato via Cavour. Vi sono rappresentati il volto di Pio Salvi e un ramo di arancio, a ricordare l’impegno profuso nella riapertura (seppur breve) del Teatro dell’Arancio nel 1908, che egli stesso suggellò con i versi di “Lu Meraronge”.


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