• Ascoli Time
  • Ascoli, Cacia sulla Gazzetta: “Non permetto a nessuno di mettere in dubbio mia moralità”

Ascoli, Cacia sulla Gazzetta: “Non permetto a nessuno di mettere in dubbio mia moralità”

di Redazione Picenotime

venerdì 07 luglio 2017

Daniele Cacia torna a parlare e lo fa stamane sulle pagine della "Gazzetta dello Sport". Nella conferenza stampa di ieri il patron dell'Ascoli Picchio Francesco Bellini ha ribadito nuovamente che il bomber calabrese (34 anni il prossimo 23 Agosto) non rientra più nei piani del club bianconero. Ecco quanto dichiarato da Cacia (29 gol in due stagioni con la maglia del Picchio) nell'intervista realizzata da Nicola Binda.

A questo punto è difficile che possa battere il record con la maglia dell'Ascoli...

"Domanda da un milione di dollari. Io non vorrei cambiare, ma sto sentendo e leggendo tante cose che non mi piacciono. Diamo tempo al tempo".

Bellini è stato chiaro. O no?

"Io accetto le scelte tecniche, non mi piace se passa un messaggio diverso: dopo 18 anni non permetto a nessuno di mettere in dubbio la mai moralità e la mia professionalità. Se c'è altro me lo vengano a dire".

Nel frattempo arrivano le proposte. Le sta valutando?

"Non ho un procuratore, mi posso gestire da solo a 34 anni. Chi mi vuole mi chiama".

Proposte serie?

"Nulla che mi abbia fatto girare la testa, ma qualcosa c'è".

Bari, Palermo, Salernitana, Novara: dimentichiamo qualcuno?

"Ho avuto anche una chiamata dall'estero, molto importante, ci sto pensando".

Ma così non batterebbe il record di gol in Serie B...

"Infatti mi dispiacerebbe, il mio obiettivo è batterlo. Se l'Ascoli preferisce che io vada via, è giusto guardarmi in giro: la soluzione la conoscono".

Mancano 4 gol ed entra nella storia come miglior marcatore di questo torneo. Ci pensa?

"Non è un'ossessione, ma ci tengo molto, non capita tutti i giorni. Per me è un grande traguardo".

Avrebbe potuto farcela già nello scorso torneo. Cosa è successo?

"Ci speravo, se non avessi saltato 10 partite per il problema alla caviglia ce l'avrei fatta. Ma non la vivo male, guardo avanti".

Schwoch è a 135. Lo conosce?

"Sì, l'avevo conosciuto, ci siamo anche affrontati, me lo ricordo bene, gran giocatore".

Un altro record invece ha resistito: è il miglior stagionale con il Verona, 24 gol nel 2012/2013. Pazzini si è fermato a 23...

"Sono contento perchè il Verona è tornato dove merita, ma ammetto di essere felice di aver conservato quel primato. Ho amato quella piazza e sono stato amato, un enorme piacere".

Però mai come a Piacenza, il primo amore dopo Catanzaro.

"E' diventata la mia città, lì abito e crescono i miei figli. Quella squadra mi ha lanciato e li ho fatto il primo gol in B, al Napoli nel 2003/2004. E' l'unica maglia che ho baciato e che un giorno mi piacerebbe rimettere. Non so quando, ma lo farò".

Ascoli è stata anche una tappa triste. E il calcio non c'entra...

"Ho vissuto i giorni del terremoto, ho visto cose che solo dal vivo puoi capire: mi sono legato a questa terra, fosse per me resterei ancora qui a fare il record con questa maglia".

Ad Ascoli accanto a lei hanno giocato prima Petagna e poi Favilli. Sono il futuro italiano?

"Sono stato un po' il loro tutor, sono due ragazzi molto forti e di grande valore. Petagna era già pronto, deve solo diventare più egoista. Favilli ha bisogno di un altro anno per farsi le ossa, ma il futuro è suo".

Altri giovani in giro?

"L'anno scorso dopo Favilli non ne ho visti tanti, vuol dire che dobbiamo pensarci ancora noi vecchietti a fare gol".

Per esempio?

"Caputo ha trovato la sua dimensione a Chiavari e ha grandi numeri. Se poi il Frosinone tiene un altro anno Dionisi e Ciofani avrà ancora la coppia più forte della Serie B".

A casa sua invece si sta completando... il tridente.

"Si è in arrivo il terzo figlio, proprio in coincidenza con la partenza del ritiro. Un altro maschio, si chiamerà Tommaso come il mio compagno Bianchi. Un altro in attesa di capire se restare ad Ascoli o partire...".


© Riproduzione riservata