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Terremoto, Codacons: “Popolazione è esasperata, quadro tutt'altro che incoraggiante”

di Redazione Picenotime

giovedì 24 agosto 2017

"Per togliere le macerie è dovuto intervenire l'esercito, la gran parte delle 'casette' promesse non sono state consegnate, di ricostruzione vera e propria, ancora, neanche a parlarne. In estrema sintesi, questo il quadro - tutt'altro che incoraggiante - a un anno di distanza dal terremoto del Centro Italia". 

Lo scrive in una nota il Codacons, spiegando che "le difficoltà sono chiare a tutti, ma la drammatica situazione dei cittadini coinvolti, e in particolare degli sfollati, non è accettabile. Dopo aver sentito promesse a volontà, regolarmente non mantenute, non è piu' tollerabile sentir parlare di 'piccoli passi'. La verità è sotto gli occhi di tutti: era difficile fare peggio di quanto accaduto a L'Aquila, ma è accaduto". 

Per il Codacons "a un anno dal sisma il bilancio è terribilmente negativo, per chi ha voglia di vederlo: a furia di miglioramenti 'graduali' un pezzo d'Italia rischia di morire definitivamente. La ricostruzione del Centro Italia deve diventare, stavolta davvero, la massima priorità nazionale". 

Secondo il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, "è passato un anno, ma non è cambiato quasi nulla. Tra confusioni burocratiche e annunci infondati la popolazione è esasperata. Se il Governo non saprà imprimere un cambio di marcia ci vorrà una vita prima di parlare di ricostruzione, se mai se ne parlerà".


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