I Perturbazione al Kontiki, riflessioni su vita e libertà

di Redazione Picenotime

sabato 12 aprile 2014

Il Kontiki, locale della riviera sanbenedettese, nella serata di Venerdì 11 Aprile ha ospitato la nota band piemontese “I perturbazione”. Hanno calcato la scena dell’Ariston nell’ultima edizione del Festival di Sanremo con la canzone “Unica” che ha vinto il premio della Sala Stampa.

Il concerto viene aperto dal gruppo Nadia & The rabbits. Frutto dell’unione di Nadia von Jacobi (che nei suoi testi parla di fiabe e conigli mannari) e The Rabbits. Un incontro che dà vita ad un progetto internazionale: cantano infatti in diverse lingue (inglese, tedesco, portoghese ed italiano). Ieri al Kontiki Nadia è stata accompagnata da un coniglio. Ma un “coniglio viennese” come ha sottolineato la cantante. Il musicista con la orecchie da coniglio sul cappello ci ha catturati con diversi strumenti: dall’ukulele alla concertina. Insomma un gruppo spalla affascinante, con delle melodie particolari degne dei Perturbazione.

I Perturbazione iniziano la loro attività nel 1988 a Rivoli. I primi componenti della band sono Tommaso Cerasuolo (voce), Rossano Lo Mele (batteria) e due compagni di scuola. L’anno dopo si aggiungeranno Stefano Milano (basso) e Gigi Giancursi (chitarra). Nel 2008 Stefano Milano lascerà il suo posto a Alex Baracco. Nel 1994 entra nel gruppo anche Elena Diana al violoncello e pianoforte.

I testi semplici e orecchiabili, ma mai banali, lasciano invece spazio a importanti riflessioni sulla vita, sui rapporti umani e sulla libertà. Tema caro al gruppo. “La vostra libertà è la nostra libertà”, ci grida dal palco il leader del gruppo.

Il concerto è finito citando l’inizio del libro di Melville “Moby Dick”: “Chiamatemi Ismaele. Alcuni anni fa, non importa quanti, avendo pochi o punti denari in tasca e nulla di particolare che mi interessasse a terra, pensai di darmi alla navigazione e vedere la parte acquea del mondo. E’ un modo che ho di cacciare la malinconia e di regolare la circolazione”.

Ognuno deve trovare la sua formula per correre più forte della malinconia, magari partecipando ad un buon concerto.

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I Perturbazione al Kontiki

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