Grottammare: pulizia fossi, spunta un muro antico a Santa Lucia

di Redazione Picenotime

venerdì 27 ottobre 2017

Alcuni resti murari, forse di un antico manufatto idraulico, sono stati rinvenuti tra le sterpaglie del fosso di Santa Lucia, che proprio in questi giorni è oggetto di un’attività di manutenzione straordinaria di ripulitura del canale, al pari di altri piccoli corsi d’acqua grottammaresi.

Le opere sono state commissionate dal Consorzio di Bonifica delle Marche, l’ente a cui la Regione Marche ha affidato il compito di organizzare, gestire e monitorare le attività di manutenzione dei corsi d’acqua minori della regione.

Per quanto riguarda i laterizi riscoperti, l’amministrazione comunale è intenzionata a chiedere il parere di un esperto per verificarne l’origine ed eventualmente aggiungere altre informazioni alla storia cittadina.

Per il territorio grottammarese, la manutenzione dei canali risponde a un piano di intervento che prenderà in considerazione tutti i fossi esistenti; ovvero, sia i corsi d’acqua che scorrono in direttrice ovest-est, tra il fosso dell’Acqua rossa al Fosso Sgariglia (e quindi anche Cipriani, Santa Lucia e Tavole), sia tutti quelli che vengono raccolti dall’asta fluviale del Tesino (direttrice nord-sud: Fosso Granaro, San Paterniano, Cimitero, Colle Guardia, San Giacomo, Santa Chiara, San Leonardo).

Il Piano di intervento è stato redatto sulla base delle segnalazioni raccolte dagli uffici comunali, ma anche direttamente dai privati cittadini. E’ attivo, intatti, un call center a cui comunicare la necessità di pulizie di fossi e canali in zone extraurbane. La segnalazione mette in azione il Consorzio con l’invio di un tecnico per effettuare un sopralluogo sul posto e trarre le relative considerazioni sulla fattibilità e l’entità dell’intervento da eseguire. Il numero è 0721.31816 (lunedì-venerdì 9-13).

Le opere consistono nella sistemazione generale dei canali, che vengono liberati da detriti, fogliame e sterpaglie e di tutto ciò che può ostacolare il regolare deflusso delle acque per la ridefinizione del loro tragitto. 

Il servizio è legato all’introduzione della Tassa di bonifica dei terreni: “Prima, questo tipo di interventi era un obbligo dei frontisti  - spiega il consigliere delegato alla Protezione civile, Bruno Talamonti – ma c’era poco coordinamento ed era difficile operare un reale controllo del territorio”. 

Per i lavori, il Consorzio di bonifica impiega maestranze del territorio che si sono accreditate per questo genere di lavori. In questo momento, sul territorio comunale stanno operando tre imprese.


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