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Carpi-Ascoli 4-2: non bastano Parlati e Favilli, Picchio troppo fragile in fase difensiva

di Redazione Picenotime

sabato 04 novembre 2017

Carpi e Ascoli Picchio in campo allo stadio "Cabassi" per la tredicesima giornata d'andata del campionato di Serie B. Emiliani a +3 in classifica rispetto ai marchigiani dopo il pari senza reti al "Liberati" di Terni. Nell'ultimo turno il Picchio ha invece perso al "San Nicola" di Bari.

Calabro non recupera Jelenic e Sabbione. Davanti a Colombi difesa con Pachonik, Brosco, Ligi e capitan Poli. A centrocampo ci sono Belloni, Verna, Mbaye e Saric, coppia d'attacco formata da Nzola e Malcore. Fiorin conferma il 4-3-3 con Lanni in porta, difesa con Mogos, Cinaglia, capitan Mengoni e Mignanelli, in cabina di regia Buzzegoli coadiuvato da Bianchi e D'Urso, tridente d'attacco composto da Clemenza, Favilli e Parlati, quest'ultimo confermato dopo la buona prova di Bari. Cielo coperto al "Cabassi", terreno di gioco in discrete condizioni, sono oltre 200 i tifosi ascolani nel Settore Ospiti.



Dopo sei minuti colpo di testa di Ligi su punizione tagliata di Belloni, pallone out. Lo stesso Belloni ci prova subito dopo con un sinistro dal vertice dell'area, para Lanni in due tempi. Poco dopo il quarto d'ora Mignanelli corre sul binario di sinistra, cross basso neutralizzato da Colombi. Al 19' il Picchio passa: Favilli difende bene il pallone in area, tocco smarcante per Parlati che d'interno destro non lascia scampo a Colombi realizzando il primo centro in maglia bianconera. Subito in avanti il Carpi, Mengoni entra duro in area su Nzola, lascia correre l'arbitro Saia tra le protese vibranti dei padroni di casa (episodio dubbio, viene allontanato il tecnico emiliano Calabro). Al 27' arriva il pari dei padroni di casa: Saric tocca in area per Malcore, che sfrutta la morbida marcatura di Cinaglia e beffa Lanni con un colpo di biliardo che termina all'angolino basso. Al 34' punizione di Belloni dalla corsia mancina, girata di testa di Poli di pochissimo sopra la traversa. Sul fronte opposto Mogos ruba palla sui 25 metri a Verna e poi scaglia un destro a giro che sfiora l'incrocio dei pali. Al 40' il Carpi la ribalta: cross a rientrare di Saric dalla sinistra che scavalca tutta la difesa bianconera, Malcore controlla in area (tra petto e braccio) e supera nuovamente Lanni. Nel finale di prima frazione il Picchio riesce a pareggiare la contesa con un prepotente colpo di testa in area piccola di Favilli su punizione tagliata di Clemenza (quinto centro in campionato per il bomber bianconero). 

Meglio il Carpi ad inizio ripresa, al 52' tentativo a giro di Nzola out di molto. Dall'altra parte più pericoloso Favilli che con il destro sfiora l'incrocio dei pali dopo un batti e ribatti in area biancorossa. Al 54' il Carpi torna in vantaggio: corner di Belloni, stacca Brosco che colpisce il palo, arriva di nuovo Malcore che spinge il pallone oltre la linea di porta nonostante il disperato tentativo di respinta di Mengoni. Incontenibile Malcore, destro rasoterra da posizione centrale bloccato da Lanni. Fiorin rinforza subito il suo reparto offensivo con l'ingresso di Santini per D'Urso. C'è spazio anche per Lores Varela al posto di un buon Parlati. Pimpante Favilli, destro potente dal limite dell'area che chiama il portiere Colombi ad una miracolosa smanacciata sopra la traversa. Al 71' Nzola libera nuovamente al tiro Malcore che tutto solo calcia di pochissimo a lato (troppo fragile la retroguardia bianconera, con Cinaglia e Mengoni in grossa difficoltà). Calabro rinforza la difesa togliendo Belloni ed inserendo il portoghese Capela. Al 76' Picchio vicinissimo al pari con una mezza rovesciata di Santini, su cross di Mignanelli, che termina sull'esterno della rete. Subito dopo bruttissimo fallo di Nzola su Mignanelli davanti alla panchina ascolana, l'arbitro Saia estrae solamente il giallo per un intervento nettamente da rosso. Esce dal campo in lacrime il terzino bianconero, al suo posto c'è Rosseti. Nelle file biancorosse esce proprio Nzola entrato nel mirino dei giocatori bianconeri, subentra Carletti. Proprio Carletti al minuto 83 cala il poker emiliano dribblando due avversari in area e superando Lanni con un chirurgico destro rasoterra (primo centro in B per il 21enne attaccante biancorosso). Nel terzo minuto di recupero è Clemenza a colpire il palo con il sinistro dopo una bella azione personale. Un Picchio anche sfortunato deve così archiviare la seconda sconfitta consecutiva, la sesta in campionato. Restano 13 i punti in classifica in vista del prossimo match interno contro il Foggia. 




TABELLINO E PAGELLE

CARPI-ASCOLI 4-2


CARPI (4-4-2): Colombi 6.5; Pachonik 6, Brosco 6, Ligi 5.5, Poli 5.5; Belloni 6.5 (72' Capela 6), Verna 6.5, Mbaye 6, Saric 6.5; Nzola 5 (79' Carletti 7), Malcore 8 (89' Romano sv). A disposizione: Serraiocco, Brunelli, Vitturini, Pasciuti, Giorico, Anastasio, Yamga, Manconi, Saber. Allenatore: Calabro 6.5

ASCOLI (4-3-3): Lanni 5.5; Mogos 5, Cinaglia 4.5, Mengoni 4, Mignanelli 5.5 (79' Rosseti sv); Bianchi 5.5, Buzzegoli 5.5, D'Urso 6 (58' Santini 6); Clemenza 6, Favilli 7, Parlati 6.5 (64' Lores Varela 5.5). A disposizione: Ragni, Venditti, Pinto, De Santis, Florio, Addae, Carpani, Castellano, De Feo. Allenatore: Fiorin 5.5

Arbitro: Saia di Palermo 4.5

Reti: 19' Parlati, 27' Malcore, 40' Malcore, 46'pt Favilli, 54' Malcore, 83' Carletti

Espulso: 23' Calabro


© Riproduzione riservata

Commenti

Davide
sabato 04 novembre 2017

Che vergogna......


Ceascu
sabato 04 novembre 2017

Siamo la peggior difesa del campionato ,portiere compreso .Poi non capisco Cosa sia Buzzegoli.Bellini quest'anno sono cxxxxi amari,se non cacci la moneta si va in C.Favilli fenomeno


Arsenio Lupin
sabato 04 novembre 2017

Il Carpi aveva fatto 8 goal in 11 partite oggi il Real Carpi ne ha fatti 4 a quello che resta del glorioso picchio, togliete Mengoni cioè giocare in 10 oppure in 11 con lui è la stessa cosa poi chiudo dicendo che dopo 32 anni forse riesco a vedermi il derby con la Samb visto che ho 44 anni e non l'ho mai visto il tutto grazie a questa società di scienziati! Mamma mia che difesa mamma mia è un offesa al gioco del calcio, fate giocare la primavera farebbe sicuramente molto meglio


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