Grottammare, Luigi Zaini: “Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi”
di Redazione Picenotime
martedì 06 maggio 2014
Luigi Zaini è stato il grande artefice della salvezza conquistata dal Grottammare nel campionato di Eccellenza Marche. La squadra biancoceleste ha chiuso il torneo all'undicesimo posto con 41 punti, figli di 11 vittorie, 8 pareggi e 15 sconfitte, con 32 gol fatti e 40 subiti. Nato il 16 Dicembre 1966 ad Ascoli Piceno e da anni residente a San Benedetto del Tronto, Zaini vanta un'esperienza ventennale nei settori giovanili di Ascoli e Sambenedettese, oltre ad un'importante collaborazione con il compianto Tiziano Manfrin nelle Scuole Calcio affiliate Parma. Il tecnico ascolano, fratello dell'ex tornante bianconero Pietro, è stato vice di Luigi Voltattorni alla Sambenedettese e Massimiliano Favo al Giulianova, in seguito ha iniziato la carriera "in proprio" per due anni alla guida del Ripatransone, per poi passare alla Cuprense ed al Tolentino. In esclusiva per Picenotime.it mister Zaini ha voluto raccontare le emozioni di un'annata splendida sulla panchina del Grottammare, squadra che aveva già allenato due anni fa.
Mister, bilancio positivo?
Direi proprio di sì. La società ad inizio stagione mi aveva chiesto tre cose: rispetto del bilancio, valorizzazione dei giovani e salvezza. Abbiamo raggiunto con estrema soddisfazione tutti i traguardi, con grande merito proprio della società e del direttore generale Sebastiano Vecchiola, che mi ha dato fiducia nei momenti più difficili. Non si è guardato troppo il risultato ma si è voluto tutelare il progetto, una strategia che alla resa dei conti ha premiato.
Fondamentale il lavoro del direttore generale.
Assolutamente sì. Una persona seria e preparata, che è stato sempre vicino allo staff e alla squadra. Nel mercato di riparazione poi non ha sbagliato una mossa, rinforzando l'organico con acquisti azzeccati come Saverio Mastrojanni, Vincenzo De Palma, Vincenzo Lombardo ed i figli d'arte Jari Iachini e Marco Pergolizzi. Sebastiano è stato senza ombra di dubbio uno dei grandi artefici di questa bellissima salvezza.
Un campionato complicato e competivo in cui avete sempe lottato con il coltetto tra i denti.
E' stato un torneo difficile, dominato da uno squadrone come la Sambenedettese che ha saputo fare la voce grossa. Contro i rossoblù di Mosconi, pur perdendo, abbiamo fatto un'ottima figura sia all'andata che al ritorno, dimostrando tanto carattere. Sapevamo che avremmo dovuto lottare e sudare fino all'ultimo secondo dell'ultima partita, fortunatamente abbiamo anticipato leggermente i tempi, merito di un gruppo eccezionale e di ragazzi generosi che mi hanno seguito in tutto e per tutto.
Una rosa, la vostra, molto giovane.
Abbiamo giocato tante gare con 5/6 fuoriquota, a riprova della volontà della società di puntare sugli elementi più interessanti del vivaio. Diversi ragazzi si sono ritrovati a giocare dagli Allievi in Eccellenza, in un torneo dove tante squadre si sono rinforzate con calciatori esperti per provare a tenere il passo della corazzata Sambenedettese. E' stato stimolante lavorare ed interagire con i giovani, con i loro pregi e i loro difetti, siamo cresciuti tutti insieme in quest'annata lunga in cui le difficoltà non sono mancate. Vorrei citare, tra i tanti, i difensori Emanuele Egidi (1996) e Luca Spinelli (1994), i centrocampisti Francesco Giallonardo (1996) e Matteo Calvaresi (1995) e gli attaccanti Matteo Cameli (1995) e Cristian Alessandrini (1997).
Quanto è stato importante il supporto di suo fratello Pietro?
Un contributo prezioso. Lui ha avuto modo in carriera di giocare in campionati importanti come la Serie A e la Serie B, da ex professionista ha saputo dare ottimi consigli soprattutto ai più giovani, su come approcciare le partite e concentrarsi nei momenti più duri. Abbiamo un ottimo feeling, anche se è l'unico in panchina che posso rimproverare e con cui mi posso sfogare... Fondamentale il lavoro anche degli altri elementi dello staff, che ringrazio di cuore. Un plauso al preparatore dei portieri Fabrizio Deogratias (ex Sambenedettese), al fisioterapista Gianni Baggio ed al preparatore atletico Massimo Mariotti.
Il suo futuro sarà ancora a tinte biancocelesti?
E' previsto un incontro con la società nelle prossime settimane e analizzeremo tutti i dettagli dopo la conquista della salvezza. Il progetto a lungo termine del Grottammare mi affascina e non avrei problemi a rimanere, ma non posso negare di aver ricevuto richieste: in particolare dal Montegiorgio e da un'importante squadra di Serie D. Entro la fine del mese ne sapremo di più...
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