San Benedetto, chiarimenti su occupazione abusiva di un appartamento Erap

di Redazione Picenotime

mercoledì 07 febbraio 2018

In riferimento alla vicenda dell’occupazione abusiva di un appartamento ERAP in zona Agraria, il Comune di San Benedetto sottolinea come i componenti del nucleo familiare che si è reso protagonista di questo gesto sono da tempo assistiti dai Servizi Sociali che hanno dato loro la possibilità di fruire di tutti i servizi, benefici e contributi messi a disposizione dei cittadini.

Ad esempio, il nucleo familiare in questione da anni percepisce i contributi a sostegno della famiglia previsti dalla legge regionale 30/98, percepisce il S.I.A. - sostegno per l’inclusione attiva, oggi R.E.I., reddito di inclusione, il contributo per i nuclei con tre figli minori, l’assegno di maternità, il bonus bebè, la carta acquisti, fruisce dell’esenzione per il buono mensa, di doposcuola gratuito per il figlio minore, di contributi comunali finalizzati a sostenere il pagamento di un affitto a seguito di un primo provvedimento di sfratto.

Dopo un ulteriore sfratto, la famiglia ha rifiutato la proposta di un nuovo contributo per trovarsi un’altra sistemazione. Grazie alla collaborazione dell'associazione “Ora et Labora”, impegnata sul territorio nella ricerca degli alloggi e nel supporto del canone di locazione alle famiglie indigenti, alla famiglia è stato proposto di alloggiare in un residence in cui ha vissuto dieci mesi senza partecipare in alcun modo alla spesa, nonostante risulti agli uffici che una componente del nucleo svolga un lavoro e un altro percepisca una pensione. 

Al termine di questo periodo, l’associazione “Ora et Labora” è riuscita a trovare un nuovo alloggio per questa famiglia e, anche in questo caso, il Comune ha pagato le due mensilità cauzionali. Più volte, la signora ha in passato manifestato l’intenzione di voler porre in essere gesti eclatanti come quello compiuto, nonostante le sia stato ripetuto che atti aventi risvolti giudiziari avrebbero compromesso la possibilità di continuare a ricevere sostegno e sussidi pubblici.

Alla luce di quanto accaduto, l’Amministrazione comunale procederà, così come le impone la vigente normativa in materia, a sospendere l’erogazione di tutti i benefici, compreso l’inserimento della graduatoria di assegnazione degli alloggi di edilizia popolare. 

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