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Ruggiero presenta Ascoli-Salernitana: “Granata a secco da oltre 400 minuti, s'attende una scossa”

di Redazione Picenotime

giovedì 01 marzo 2018

Abbiamo affidato alla penna di Mario Ruggiero, redattore del portale campano Salernogranata.it, la presentazione dalla sponda granata del match Ascoli-Salernitana in programma Sabato 3 Marzo alle ore 15 allo stadio "Del Duca" per la 29esima giornata del campionato di Serie B.

Ascoli–Salernitana sarà una partita da dentro-fuori. Per entrambe le squadre. Non è pura retorica giornalistica, ma è un dato di fatto, incontrovertibile se si analizza la situazione di classifica delle due compagini impegnate sabato al “Del Duca” in un delicato scontro salvezza. 

In casa granata il momento non è dei migliori. Dopo aver assaporato i play-off con costanza (il punto massimo è stato toccato lo scorso 28 ottobre con il successo in rimonta contro l’Empoli: campani quarti a due punti dalla capolista Palermo, ndr) nella prima fase di campionato (ben 12 risultati utili consecutivi, frutto di 4 vittorie ed 8 pareggi), la squadra è sprofondata in un tunnel di prestazioni opache e risultati ancor più drammatici: due sole vittorie nelle ultime sedici giornate (in pratica negli ultimi quattro mesi) testimoniano come vi sia una crisi pesante che si è acuita nella gestione Colantuono sotto alcuni aspetti. Un altro dato impietoso riguarda la sterilità offensiva: una sola rete nelle ultime cinque gare, con i granata a secco da oltre 400 minuti. 

Il cambio di allenatore ordinato dalla società lo scorso dicembre ha sorpreso un po’ tutti: con Bollini la Salernitana aveva raccolto 23 punti in 18 gare e stava rispettando l’obiettivo stagionale, ossia quello di una tranquilla salvezza nonostante una rosa che presentava buone potenzialità, ma anche grossi limiti. Anzi, l’asticella si era quasi alzata, dato che si era più vicino ai play-off che ai play-out. Un gruppo che aveva raggiunto la nomea di “immortali” per la capacità ciclica di perdere raramente le sfide di campionato e di controbattere colpo su colpo agli svantaggi subiti: sono ben otto le rimonte da registrare da parte dei granata, con la ciliegina sulla torta avuta in occasione del derby con l’Avellino, in cui dal 2-0 dei padroni di casa, la sfida si è conclusa con la vittoria per 3-2 degli ospiti. 

A novembre la squadra subisce un calo fisiologico, inevitabile considerata la lunghezza del campionato di B: non arrivano risultati positivi e la dirigenza esonera il tecnico di Poggio Rusco dopo sei giornate senza vittorie (4 pareggi, 2 sconfitte) convinta di avere tra le mani una Ferrari a cui trovare un degno pilota. Dopo un paio di giorni di trattative, Stefano Colantuono diviene il nuovo trainer della Bersagliera. Si presenta con una vittoria per 2-0 a Chiavari e con ambizioni a mille. Sarà una mera illusione: il bottino, ad ora, è di otto punti in dieci gare, frutto di due successi, altrettanti pareggi e ben sei sconfitte.

C’è da dire che, a livello di prestazioni, sicuramente la Salernitana avrebbe meritato qualcosa di più, ma nella gestione Colantuono oltre ad una discreta dose di sfortuna si sono palesate due tipi di difficoltà principali: la squadra non è più mentalizzata a dovere ed una volta preso il primo “schiaffo” ne subisce un paio, schiantandosi fisicamente soprattutto nella ripresa mostrando un’inattesa aridità in zona goal. 

Fattore complice di questa situazione è senza alcun dubbio un “non” mercato di riparazione che ha lasciato alcuni ruoli scoperti, con Colantuono che è stato spesso costretto a gestire l’emergenza di uno e/o più reparti contemporaneamente. A seguito della sconfitta di lunedì contro il Parma, il tecnico aveva persino meditato le dimissioni, ma dopo un profondo colloquio con la dirigenza che, a sua volta, ha sentito anche i giocatori, è stata decisa la conferma del trainer in attesa di una scossa che possa cambiare l’esito di una stagione, al momento, complicata. 

La squadra si poggia, ad ora, sulle invenzioni di Mattia Sprocati, bomber principe della squadra con otto centri stagionali, sicuramente uno degli esterni più forti del campionato. Un calciatore in grado di dare imprevedibilità alle proprie giocate che, tuttavia, nell’ultimo periodo non è stato costante come nella prima fase di stagione. Al “Del Duca” mancherà Matteo Ricci, una pedina fondamentale del centrocampo granata. Un calciatore in grado di dare quantità e qualità. Difficile poter prevedere uno schieramento tattico definito: un altro tallone d’achille della gestione Colantuono è stata la continua variazione di moduli e schemi tattici che, di certo, non hanno contribuito alla creazione di un amalgama. Probabile, in ogni caso, una conferma del 4-3-3. Con il recupero di Odjer, inoltre, il tecnico ex Bari ed Udinese fra le altre vanta più soluzioni in mediana.

Insomma, quella di sabato sarà una gara che si preannuncia poco spettacolare, o quantomeno sul filo del rasoio. Con le due società consapevoli dell’importanza della posta in palio.


Mario Ruggiero

Mario Ruggiero

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Commenti

Marco R.
giovedì 01 marzo 2018

la scossa datevela la prox settimana


fabrizio becattini
giovedì 01 marzo 2018

la salernitana vista col parma è veramente poca cosa difesa insicura come la nostra squadre che si equivalgono secondo me è arrivato il momento di buttare dentro ganz da subito con la difesa del palermo era difficile emergere ma con la salernitana potrebbe essere la rinascita come speriamo ma anche la bocciatura definitiva nessuno vuol fare l allenatore come molti scrivono ma dire la propria versione dei fatti io in questo preciso momento giocherei così lanni -mogos -padella -gigliotti (o cherubin -mengoni-)mignanelli -addae-buzzegoli -baldini clemenza ganz monachello o povero marinaio o ricco pescatore squadra offensiva al massimo


Luigi 1960
giovedì 01 marzo 2018

Di scosse ne abbiamo già avute troppe...


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