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Pagamento stipendi 2018, da luglio addio ai contanti

di Redazione Picenotime

giovedì 05 aprile 2018

Stop alle buste paga fake, dal 1 luglio 2018 lo stipendio non potrà essere erogato cash a favore della tracciabilità e della trasparenza di altri metodi di pagamento, come il RID bancario e l’assegno.

Tracciabilità buste paga, stop ai contanti

Una importante novità accadrà il prossimo Primo Luglio, ovvero che i contanti non saranno più un metodo di pagamento idoneo per pagare i dipendenti. Niente più retribuzioni falsate e niente più subdoli ricatti subiti da lavoratori costretti dai datori di lavoro a firmare una busta paga per un determinato importo e poi vedersi in mano di meno, con la minaccia di perdere il posto di lavoro. Per chi invece è abituato alle consuete modalità di accredito dello stipendio, ovvero bonifico o altro mezzo di pagamento tracciabile, non cambierà nulla. La nuova normativa prevista dalla Legge di Bilancio 2018 vieta tassativamente al datore di lavoro o all’azienda di pagare lo stipendio dei propri dipendenti in soldi cash anche se si tratta di piccoli importi.

Basta stipendio in contanti e criptovalute

Per i datori di lavoro moderni e ipertecnologici, è bene che sappiano che pagare i dipendenti in criptovalute non è ancora previsto né tantomeno approvato da nessuna legge, finora. Bitcoin e le altre crypto infatti non hanno un requisito fondamentale, ovvero la tracciabilità, visto che la peculiarità che le contraddistingue è appunto l’anonimato. La moneta virtuale ben presto prenderà il posto di quella reale, visto che ogni giorno ne nascono di nuove. Addirittura, è rinata anche la Lira Italiana sotto forma digitale. Ma oltre al famoso Bitcoin, c’è una criptomoneta chiamata Ripple che ha destato molto interesse tra gli investitori e di chi pratica trading online. Clicca per scoprire il Ripple e sapere come guadagnare con essa facendo investimenti in una piattaforma gratuita, sicura e conveniente. E’ bene evitare di incappare in truffe, ma si può garantire che il progetto Ripple è concreto: dietro la e-currency, infatti, c’è una tecnologia che consente alle banche di inviare in tempo reale dei pagamenti attraverso una rete finanziaria, con notevoli vantaggi per l’istituto di credito e soprattutto per il consumatore. Attualmente ammonta a 15 il numero di grandi banche che utilizzano questo strumento per pagamenti nazionali e internazionali on-demand.

Cosa cambia con la tracciabilità dello stipendio

Tornando alla tracciabilità della busta paga, lo scopo di questa nuova normativa è quello di porre fine alla prassi comune di “truffare” i lavoratori pagandoli di meno di quanto risulta nella effettiva busta paga dei contratti collettivi nazionali di lavoro, abbreviati in CCNL. Sotto ricatto di essere licenziati o di non essere assunti, i dipendenti accettano una retribuzione inferiore a quanto spettante di diritto, e il modo migliore per eludere i controlli è erogare soldi contanti e far firmare al malcapitato una busta paga risultante una cifra ben superiore a quella percepita. Per chi si stesse chiedendo se la firma del lavoratore costituisce prova dell’avvenuto pagamento, non è più così: la prova dell’effettiva erogazione della retribuzione si ha con la tracciabilità del pagamento stesso, ovvero metodi quali addebito diretto sul conto bancario o assegno. Il datore di lavoro potrà versare le retribuzioni in contanti solamente mandando alla Banca un elenco di persone che dovranno riscuotere lo stipendio in questa maniera, ma solo passando attraverso lo sportello bancario o postale in cui il datore di lavoro avrà aperto un conto corrente di tesoreria e con mandato di pagamento, onde garantire la tracciabilità del flusso di denaro.


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