• Curiosità
  • Fisco, IRPEF al 15% per tre contribuenti su quattro

Fisco, IRPEF al 15% per tre contribuenti su quattro

di Redazione Picenotime

giovedì 05 aprile 2018

I Commercialisti hanno analizzato le dichiarazioni dei redditi italiani e sono emersi sconti fiscali per 112 miliardi, mentre una decina sono incapienti.

Fisco, le cifre dell’IRPEF

Tre contribuenti su quattro hanno un reddito fino a 26mila Euro e quindi il prelievo IRPEF è un onere quantificato al 15%. L’Erario tricolore che prevede detrazioni e altri bonus è stato attualmente oggetto di dibattito durante la campagna elettorale, soprattutto cavallo di battaglia del Centrodestra la Flat-TAX al 15%. Secondo i dati del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, ottenuti rielaborando la statistiche sulle varie dichiarazioni dei redditi 2017 italiche diffuse dal Mef, i 40,9 milioni di contribuenti censiti ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche che subiscono un prelievo superiore al 10% si riducono a poco più di 10 milioni, ma il dato preoccupante è che il 75% dei contribuenti del Belpaese non arriva a stabilire il prelievo superiore al 15% e 12,6 milioni a Irpef zero, il 30,7% del totale. Essi sono coloro i quali che, pur dichiarando un reddito soggetto a Irpef, lo vedono azzerato da importi deducibili, limiti di capienza, detrazioni e dal bonus 80 Euro. Deduzioni e detrazioni offrono una immagine negativa degli italiani dal punto di vista fiscale, visto che si sottolinea dove spendono, in cosa investono e a chi erogano i propri soldi.

Investimenti degli italiani sotto la lente

A tal proposito, è bene sapere che i contribuenti italiani hanno imparato ad effettuare investimenti online o cercano di capire come funziona il trading online, visto che i maggiori motori di ricerca hanno tra i trend top di ricerca siti su come investire in Borsa. Il popolo italico, anche se beneficia di deduzione e detrazioni fiscali, cerca sempre una maniera di arrotondare lo stipendio con guide gratuite e soprattutto mediante l’utilizzo di piattaforme ad uso gratuito e affidabili. Scopo del giocare in Borsa è quello di incrementare i profitti e minimizzare le perdite mediante un’attività che può diventare ad altissimo rendimento, a patto che sia ben ponderata e ragionata. Essa po’ essere intrapresa da tutti, dal trader esperto a chi invece ha una conoscenza minima del computer e di Internet. L’unico passaggio da fare è aprire un conto dopo aver scelto una delle piattaforme di broker online, allenarsi con il conto DEMO gratuito e, quando si è sicuri, iniziare a diventare un trader online di successo. Per la cronaca, al fine della dichiarazione dei redditi, l’attività di trading online e i relativi guadagni derivati da dichiarare solamente se è continuativa o se i profitti superano i 5000 Euro annui: si dovrà aprire Partita IVA e seguire un iter fiscale preciso, da concordare col proprio commercialista.

Le cifre del Fisco

Tornando ai contribuenti italiani, è veramente interessante capire quanto ammonterebbero le detrazioni e le deduzioni nel Belpaese: le prime sono state quantificate dai Commercialisti a 67,5 miliardi di Euro e le seconde 35 miliardi, più il bonus 80 Euro che ammonta a 9,4 miliardi, portando il peso degli sconti fiscali a 112 miliardi che restano inutilizzati per incapienza di reddito. Ciò che pesa maggiormente è il reddito di lavoro a 42 miliardi, i carichi di famiglia a 12,6 miliardi e, tra le deduzioni, gli 8,8 miliardi per l’abitazione principale e i contributi previdenziali e assistenziali per 19,5 miliardi di Euro.


Commenti