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Ascoli Calcio, è Andrea Mengoni il primo tassello del progetto Bellini

di Redazione Picenotime

martedì 20 maggio 2014

E' Andrea Mengoni il primo rinforzo del nuovo Ascoli targato Francesco Bellini in vista del prossimo campionato di Lega Pro unica. L'ufficialità verrà data solo al termine degli impegni ai playoff del girone B di Prima Divisione del possente difensore (nato a Roma il 16 Settembre 1983) nelle file del Benevento, squadra in cui milita dall'estate 2012.

Alto 187 centimetri per 85 chilogrammi, Mengoni è cresciuto calcisticamente nell'Acilia, prima di un lungo girovagare in Serie C1 con le maglie di Castel di Sangro, Chieti e Fermana. Nel 2005/2006 importante esperienza in Serie B a Cesena con 31 gare e 2 reti, poi di nuovo in C1 l'anno dopo a Grosseto per tornare in cadetteria sia nel 2007/2008 (37 presenze e 3 gol con l'Avellino) che nel 2008/2009 (17 gettoni con il Piacenza). Nell'estate 2009 sposa il progetto del Pescara, contribuendo alla promozione in B del Delfino con 36 presenze e confermandosi l'anno dopo nella cadetteria con un ottimo torneo costellato da 37 partite e 3 reti. Nel 2011/2012 ritorno in Lega Pro Prima Divisione nelle file del Barletta (28 presenze), poi l'esperienza a Benevento con 52 gettoni in due anni e 6 reti nell'ultimo campionato.

Legato al Piceno per motivi di cuore (la moglie Cecilia è di Porto San Giorgio, conosciuta ai tempi della Fermana), Mengoni rappresenta il primo mattone sul quale il direttore generale Gianni Lovato intende costruire una squadra solida ed altamente competitiva. Grazie al prezioso contributo del giornalista Christian Schipani di Beneventocalcio.it siamo andati a conoscere meglio le caratteristiche del nuovo leader della difesa bianconera.

Christian, quali sono i punti di forza tecnici e fisici di Mengoni?

Parliamo di un difensore possente e robusto, bravissimo nel gioco aereo. E' abile nell'anticipare l'avversario e cerca sempre di entrare pulito sul pallone, non è di certo un picchiatore nè un "collezionista" di cartellini. E' un pericolo costante anche nelle aree avversarie come testimoniato dalle 6 reti messe a segno in questo campionato, in più sa calciare molto bene le punizioni, di solito rasoterra di potenza. Fisicamente è integro e non ha avuto particolari problemi nel corso della sua carriera, eccezion fatta per un mesetto di stop all'inizio di questo torneo per un guaio muscolare.

Tatticamente quale è la posizione dove si disimpegna meglio?

Andrea è mancino di piede e da quando è qui a Benevento ha sempre e solo giocato come centrale di sinistra in una difesa a quattro. Molto spesso, come nella gara di domenica scorsa contro il Lecce, l'azione parte dai suoi piedi, un po' come succede con Bonucci nella Juventus. E' molto abile e preciso nei lanci lunghi alla ricerca delle punte.

Dal punto di vista caratteriale com'è?

In campo mostra grande personalità ed è il leader indiscusso del pacchetto arretrato, non a caso ha indossato in più occasioni la fascia da capitano. Fuori dal rettangolo di gioco è un ragazzo davvero buono e gentile, sempre disponibile e garbato, anche con noi giornalisti. Proprio una bella persona.

Il rapporto con i tifosi?

Ottimo direi, è senza ombra di dubbio uno dei giocatori più apprezzati e stimati dai sostenitori giallorossi. Vi racconto un piccolo aneddoto: quando la squadra è tornata a Benevento dopo l'importante successo a Catanzaro nei quarti di finale dei playoff tanti tifosi hanno aspettato la squadra fuori dai cancelli allo stadio. Molti giocatori hanno accennato un saluto e poi hanno tirato dritto, Andrea invece si è fermato ed ha iniziato a saltare e cantare con i supporters, che non aspettavano altro per esternare ancor di più la loro gioia dopo un risultato così importante.

Che giudizio daresti finora alla sua stagione?

Un giudizio ampiamente positivo. Una stagione regolare di alto livello confermata dalle ottime prove sia a Catanzaro che nell'andata delle semifinali playoff contro il Lecce. Domenica scorsa non ha fatto toccare palla ad un campione del calibro di Miccoli, che è riuscito a trovare il gol solo su una mischia ma di certo non per demerito suo.

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andrea mengoni

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