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Ascoli Piceno, coro gregoriano ''Veni Sancte Spiritus'' all'Eremo di San Marco

di Redazione Picenotime

sabato 26 maggio 2018

Si è tenuto stamane, nel suggestivo scenario dell'Eremo di San Marco di Ascoli Piceno, il coro gregoriano del Conservatorio Rossini di Pesaro "Veni Sancte Spiritus" diretto da Gabriele Cavagna.

L'esibizione, fuori abbonamento, impreziosisce il 3° Festival delle Arti Sceniche Contemporanee "Teatro, musica e danza dal pomeriggio a notte fonda" che si sviluppa nel capoluogo piceno Venerdì 25 e Sabato 26 Maggio con l'organizzazione firmata Amat ed il patrocinio del Comune di Ascoli Piceno e della Regione Marche. Tanto pubblico dopo una lunga camminata sotto il sole nella prima vera giornata estiva della stagione, presente anche il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli. 



Il Coro Gregoriano del Conservatorio Rossini è un gruppo vocale composto da musicisti di varia estrazione accomunati da un profondo interesse per il canto gregoriano. Articolato in due formazioni, una maschile e una femminile, si costituisce nel 1994 per iniziativa del Maestro Gabriele Gravagna con l'intento di offrire agli studenti l'opportunità di approfondire la conoscenza del gregoriano attraverso una costante e rigorosa pratica esecutiva. Inserito nel 2000, con delibera del Consiglio di Amministrazione su proposta del Presidente dell'Istituto, tra le articolazioni artistiche permanenti del Conservatorio di Pesaro, è regolarmente invitato nell'ambito di solenni celebrazioni e manifestazioni culturali di particolare rilievo. Intento primario del coro è il recupero filologico del gregoriano, perseguito attraverso lo studio dei più autorevoli codici dei secoli X, XI e XII ed un accurato lavoro di ricerca interpretativa che tiene conto delle più recenti acquisizioni in materia. Contestualmente la sua attività è finalizzata alla diffusione e alla restituzione del repertorio soprattutto in ambito liturgico, in base al convincimento che il gregoriano, quale canto della Parola, trova la sua ragione di essere solo quando viene eseguito all'interno del rito. Il coro si propone comunque anche in ambito concertistico: in questo caso, consapevole di presentare un patrimonio musicale che non può essere immaginato avulso dal contesto di fede e di cultura del quale è espressione, riserva sempre particolare attenzione ai tempi liturgici o a specifici argomenti di meditazione fissati dalla Chiesa, formulando programmi che seguono un preciso itinerario tematico. Pur privilegiando lo studio del gregoriano, il coro non esclude dal suo campo di indagine altri repertori monodici medioevali unitamente alle prime testimonianze di musica polivocale; inoltre, quale tradizionale complemento ai canti, eseguiti sempre "a voce scoperta", rivolge il suo interesse anche alla produzione organistica, proponendo accostamenti riconducibili alla prassi dell'alternatim in auge tra il XV ed il XVII secolo, o al genere strumentale della "parafrasi", particolarmente frequentato dai maggiori esponenti della scuola organistica francese del '900. In occasione del decennale di costituzione il coro ha realizzato un compact disc con brani della liturgia dell'Ascensione dal titolo Ascendit Deus in iubilatione; del 2013 è il compact disc Redemptionem misit Dominus in populo suo, realizzato per conto dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.


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