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TORNA IL CAVALLO DI FUOCO, ORGOGLIO DI RIPATRANSONE

di Redazione Picenotime

giovedì 04 aprile 2013


La cittadina di Ripatransone (in provincia di Ascoli Piceno) non è famosa a livello nazionale ed internazionale solo per i suoi ottimi vini e per il vicolo più stretto d'Italia, ma anche per l'affascinante e suggestivo Cavallo di Fuoco, quest'anno in programma Domenica 7 Aprile.

Dal 1682, infatti, ogni Ottava di Pasqua si ripete una delle manifestazioni folkloristiche più singolari del Belpaese per celebrare l'incoronazione della Madonna di San Giovanni a Patrona della città e della diocesi.

Si tratta di un fantastico spettacolo pirotecnico che prende vita da una sagoma di un cavallo che dal 1994 è in lamiera di ferro (in precedenza era di legno). L'evento segue una ritualità consolidata che nel corso degli anni si è arricchita di nuovi ingredienti e lo spettacolo vero e proprio ha inizio attorno alle 21 della prima Domenica dopo Pasqua (con il favore dell'oscurità) nelle piazze Matteotti e Condivi di fronte al bellissimo Duomo di Ripatransone.

Il finto animale in prima istanza effettua un breve giro di ricognizione per verificare la transibilità tra la folla, poi viene spenta l'illuminazione pubblica e in un baleno si aziona il meccanismo dei fuochi artificali (che sono di quindici tipi diversi e possiedono altrettanti nomi popolari).

Il Cavallo compie diverse tornate lanciando fiamme da tutte le parti, con gli spettacolari "baffi" che fanno piovere scintille sulla folla alternativamente dai due fianchi della sagoma e la "girella" che rotea dalla testa del Cavallo per poi concludere le proprie evoluzioni in cielo. Lo spettacolo ha una durata massima di 30 minuti e nonostante l'apparente pericolosità non si sono mai registrati incidenti gravi.

La manifestazione del Cavallo di Fuoco è un vero e proprio momento di culto per i giovani di Ripatransone e sa raccogliere consensi ed applausi in tutto il Sud delle Marche. Sono tantissimi i turisti che ogni primavera affollano il piccolo centro piceno di 4mila abitanti per assistere ad un rito di carattere sacro che non ha eguali nel mondo.

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