Castignano: parte Templaria Festival 2018, giunta alla 29esima edizione

di Redazione Picenotime

giovedì 16 agosto 2018

I primi anni dell’ordine dei Templari sono immersi nel mistero più fitto, convenzionalmente si fa riferimento alle date del 1099, 1118 e del 1129 per indicarne l’idea, l’origine e lo sviluppo. Ma al di là di queste labili tracce, molte sono le domande cui è difficile dar risposta. Chi era davvero Ugo di Payns? Chi erano i nove cavalieri? L’idea dell’Ordine partì dal Papa, dal Re, o fu davvero una scelta autonoma dei cavalieri? Quale l’etica nuova che guidava coriacei cavalieri avvezzi all’uso delle armi, al rispetto della vita monastica fatta di fede e obbedienza assoluta? Come mai Re Baldovino decise di offrire loro proprio quella zona del palazzo Reale costruita sopra la spianata del Tempio di Salomone? Davvero i Templari, come dicono molti, scavarono alla ricerca di misteriosi tesori sepolti nei sotterranei del Tempio? Ed infine, come poteva un ordine che intorno al 1120 contava una decina di cavalieri essere già nel 1150 uno degli ordini più numerosi e potenti dell’intera cristianità?

A queste ed altre domande tenterà di rispondere Templaria Festival 2018, alla sua 29^ edizione, dal 17 al 21 agosto, a Castignano, nell’entroterra piceno. A rappresentare tutto ciò, a 900 anni dalla più accreditata data di fondazione dell’ordine dei monaci combattenti, penseranno gli oltre 150 artisti professionisti da tutta Italia, e i circa 700 volontari castignanesi, in 5 ore abbondanti di spettacoli, 70 circa, durante le lunghe cinque serate, fino a quelli conclusivi, previsti dalla mezzanotte di ogni giornata in Piazza San Pietro. Quello della prima serata, 17 agosto, sarà curato dalla Compagnia dei Folli, ormai specializzata da anni in spettacoli in ogni parte d’Italia. Lo spettacolo sarà un susseguirsi di forti suggestioni, riaccendendo un duello tra Luce e Tenebre. Sarà invece la locale compagnia del Teatro del Ramino a mettere in scena lo spettacolo di sabato 18, ‘’Animus’’, un racconto ancestrale che ripercorrerà il cammino umano segnando l’alfa e indicando l’omega. Per le ultime tre serate del festival, di nuovo la Compagnia dei Folli, che porterà in scena un inedito spettacolo, prima nazionale, realizzato ad hoc per questa edizione, dal nome ‘’La maledizione di Giuda’’. Un intreccio di tradimenti, inganni, stregoneria e lotte per il potere che si snoda tra diverse epoche storiche e che vede tra fantasia e realtà il sorgere dell’Ordine dei Templari ed il rapporto col mistero. Tutto ciò per far rimanere, come sempre, a bocca aperta i visitatori. 

I quali potranno assistere, tra le altre cose, a due eventi culturali di altissimo livello. Due convegni nelle prime serate del festival, entrambi alle ore 21,00, presso l’Orto della Madonna, poco sotto Piazza San Pietro: il 17 agosto sarà il Prof. Il Prof. Alberto Melloni, ordinario di storia del Cristianesimo presso l’Università di Modena-Reggio Emilia, con la conferenza dal titolo “Origine dell’ordine del tempio tra mito e realtà”, ad occuparsi della nascita dei Cavalieri Templari, cercando di distinguere tra storia e leggenda. Un percorso che, in base ai pochi documenti esistenti, tenterà di districarsi all’interno delle molteplici narrazioni storiche che si sono avvicendate sull’appassionante parabola dell’Ordine del Tempio.

Il giorno 18 Agosto 2018, invece, con il suo intervento dal titolo “La Croce e la Spada – l’Origine dei Cavalieri del Tempio” il Prof. Valerio Massimo Manfredi amplierà i confini di una delle tante trame della sua l’indagine storiografica sui grandi guerrieri della storia, passata per i mitici mantelli rossi spartani e le legioni romane, riflettendo sulla singolare, nuova figura del soldato di Cristo, insieme monaco e cavaliere.

Il Prof. Manfredi, oltre ad essere conosciuto per le sue molteplici ricerche storico-archeologiche e ad aver curato diversi programmi televisivi, tra i quali “Stargate – Linea di Confine” e “Impero” su La 7, ha raggiunto la fama presso il grande pubblico con i suoi numerosi romanzi storici, dalla trilogia Alexandros, ispirata ad Alessandro Magno alle Idi di Marzo che raccontano gli ultimi giorni di Giulio Cesare.

E poi ancora musica, danza, recitazione e tanti altri spettacoli. I Mercenari d’Oriente, monaci mistici, che procureranno sicura adrenalina con intensi spettacoli di fuoco ed acrobatica; i Bohemians Bards, musicisti originari di Chrudium, in Repubblica Ceca, di fama internazionale, che spazieranno dalla tradizionale musica medievale al Medieval Folkrock.

E poi il ritorno dei Giullari del diavolo, comici e giocolieri; il Rimattore; la Combriccola dei Lillipuzziani; e Falcong, con un inedito spettacolo di falconeria al suono dell’arpa. Per la prima volta arriveranno i Cimbali, gruppo di cantores che si esibiranno in musica a cappella. E poi ancora, il ritorno dei Futhark e dei Fera Sancti, ormai veterani del festival; i Circoplà, il Gobbo di Cicignano, ed i Tetraedo, con lo spettacolo “All’ombra dei Templari”, che come da titolo giocherà molto sulle luci e sulle ombre. E la conferma di Luci sulla Danza, compagnia di danza dell’Insegnante Lucilla Seghetti, anch’essa con un nuovo spettacolo coreografico tutto dedicato a Templaria 2018, “All’ombra dei Templari”.

Ed infine, ma assolutamente non per ultimi… anzi...  i sempre presenti gruppi Castignanesi … anima indissolubile ed imprescindibile di questa manifestazione: gli sputafuoco Focus Vitae, i Monaci Templari, i Lebbrosi, i Carcerati, la Compagnia in Flames, Fra Trombon de Chiavavalle, i De Alchimia, la Compagnia dell’Oca Mafalda, i Fraticelli, i Cerevisiae Coctores.

E tutte le centinaia di persone che tra taverne, giochi, mercatini e piccole scene rappresentative di vita medievale cercheranno di coinvolgere completamente gli spettatori in un’atmosfera unica in Italia. Insomma, ci siamo. Un lavoro di sacrificio, passione tradizione e di caparbietà quello della Pro Loco Castignanese, accompagnata dall’Amministrazione Comunale e da tanti volontari locali. Il tutto per un’edizione, la XXIX, che ormai porta il festival tra gli eventi di punta non solo della Regione Marche, ma nel suo genere ai primi posti in Italia, per numero e qualità degli spettacoli, per ambientazione, cura dei particolari, e per livello storico/culturale.


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