Edilizia scolastica, si cambia

di Redazione Picenotime

lunedì 24 settembre 2018

Edilizia scolastica si accelera sulle ristrutturazioni. Il Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e gli Affari regionali siglano un accordo, in Conferenza Unificata, per andare proprio in questa direzione.

Accordo per tagliare i tempi di intervento

Arriva la firma del Ministro Marco Bussetti, alla guida del Miur, e di Erika Stefani, Affari regionali, all’accordo, siglato in Conferenza unificata, per dare vita a procedure più veloci per la realizzazione degli interventi di edilizia scolastica. Una strada che, per Bussetti, avrà come diretta conseguenza lo sblocco del primo miliardo di euro per l’antisismica.
Parola d’ordine: rapidità

Rapidità ed efficacia sembrano essere le linee guida che i Ministri vogliono imprimere all’edilizia scolastica. L’intesa siglata pochi giorni fa, infatti, si propone di ridurre i tempi per l’assegnazione agli Enti locali delle risorse per la messa in sicurezza delle scuole. L’intervento di snellimento è sui decreti e gli atti ministeriali da produrre. Una semplificazione burocratica che dovrebbe presto intervenire su alcune norme che regolano le procedure di assegnazione e trasferimento dei fondi dalle Amministrazioni centrali agli Enti locali. Per l’efficacia, poi, molto spetta alle imprese, chiamate a rispondere con celerità e competenza. Un suggerimento è quello di dotarsi delle migliori attrezzature edili presenti sul mercato, acquistabili anche on line, a prezzi competitivi, su portali come Giffi Market, a partire ad esempio dalle rampe per escavatore.

Risorse centralizzate
L’accordo interminesteriale si propone di accelerare le procedure di assegnazione dando vita anche a un unico fondo nel quale far confluire le risorse destinate all’edilizia scolastica. Tutte le assegnazioni di risorse, quindi, partirebbero dal Fondo per la programmazione triennale degli interventi. Inoltre, i pagamenti verrebbero effettuati direttamente agli Enti beneficiari, eliminando i possibili passaggi intermedi. Rimane da chiarire nello specifico i fondi a cui si fa riferimento. Non è chiaro, infatti, se si tratta di risorse che stanziate con manovre future o se il provvedimento interesserà anche risorse già messe a disposizione dai Governi passati, ma non ancora impegnate.

Implementare l’Anagrafe dell’edilizia scolastica

Grande protagonista dell’accordo siglato è l’Anagrafe dell’edilizia scolastica. Uno strumento da valorizzare e potenziare, secondo i Ministri coinvolti. Il potenziamento dell’Anagrafe dovrebbe passare attraverso un sistema di aggiornamento in tempo reale, capace di garantire maggiore trasparenza e rapidità in tema di interventi prioritari. “Sbloccheremo subito il primo miliardo per l’antisismica. – commenta il Ministro Miur Busseti - Nelle prossime ore daremo il via libera alla programmazione triennale 2018/2020. Con questo accordo abbiamo definito anche, una volta per tutte, i criteri di riparto a livello regionale delle risorse, con un’attenzione particolare alle zone sismiche: saranno utilizzate ogni volta che ci sono fondi da assegnare, senza dover più predisporre decreti diversi per ciascun finanziamento”. L’accordo prevede anche di destinare risorse alla fase di progettazione per sostenere gli enti locali.

La posizione dell’Anci

In Conferenza Unificata era presente anche l’Anci, l’associazione dei Comuni italiani. Il suo presidente, Filippo Nogarin ha commentato l’accordo con queste parole: “Apprezziamo l’avvio di un percorso nuovo sul tema dell’edilizia scolastica, che parte da un monitoraggio di tre anni sullo stato delle strutture annunciato oggi dal ministro dell’Istruzione. Tuttavia abbiamo evidenziato, come Anci, che i sindaci non vogliono restare ancora una volta con il cerino in mano, laddove ci fossero profili di vulnerabilità delle scuole. Se monitoriamo e troviamo scuole insicure dobbiamo disporre di risorse per intervenire e renderle sicure. Senza risorse i sindaci rischiano l’ennesima beffa, per questo ci aspettiamo risposte concrete. La maggior parte degli edifici scolastici è stata costruita prima del 1976 e sono più di trent’anni che in questa nazione si scaricano sempre sui sindaci le responsabilità. Siamo sempre al centro delle attenzioni delle procure per il terremoto, l’alluvione o il crollo di turno. Servono perciò risposte anche per i genitori che in queste strutture mandano i propri figli”.

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