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Borsa, continua l’altalena a causa dell’incertezza italiana

di Redazione Picenotime

lunedì 22 ottobre 2018

Un sali e scendi costante che è tipico comunque del mercato azionario, per definizione piuttosto volatile ed incerto, ma che negli ultimi giorni sta dando il meglio (o il peggio, a seconda dei punti di vista) di sé a causa delle note vicende che stanno caratterizzando la politica italiana.
Nel paese vige un clima di incertezza da settimane, da quando sono state gettate le basi per il famigerato Def, documento di economia e finanza tramite il quale si vanno a indicare le misure da intraprendere in ambito economico. I fatti sono noti: il Governo cosiddetto gialloverde a guida Salvini e Di Maio ha inserito nel Def alcune misure che rispecchierebbero le promesse fatte in fase di campagna elettorale ma che, secondo analisti ed anche secondo le istituzioni europee, finirebbero con il gravare sul debito pubblico nostrano già di per sé non in condizioni ottimali.
In questo quadro tra i tanti effetti negativi c’è anche il riscontro diretto che si sta registrando in Borsa: Piazza Affari viaggia su perdite quotidiane, dato che se abbinato alla crescita dello spread ai massimi da 5 anni non lascia presagire nulla di buono. Per chi non fosse esperto su
come funziona il mondo della Borsa va ricordato che i cosiddetti rumour, ciò che si sente girare anche a livello di previsione e che riguarda la politica di un dato paese, va ad influire in modo inevitabile sull’andamento dei titoli azionari.
Ed è esattamente ciò che sta accadendo nel nostro paese, con gli investitori che sono restii a prendere rischi preferendo altresì scaricare titoli azionari ed obbligazioni di matrice italica. A
crescere per adesso sono solo i dubbi sulla situazione economica e finanziaria del paese, alle spalle nelle ultime ore anche con quella che è stata definita la prima vera crisi di Governo viste le schermaglie tra la Lega di Salvini e Di Maio, del Movimento 5 Stelle.
Nel frattempo il rendimento dei Btp decennali sono schizzati al 3,68% e lo spread, come si diceva, che ricordiamo essere il differenziale tra il rendimento dei titoli di Stato italiani ed i Bund tedeschi, si è allargato ben oltre i 300 punti.
Una situazione delicata, piuttosto complessa che vede il nostro paese in bilico, con le istituzioni europee a vigilare dall’alto su quanto sta accadendo dopo essersi più volte espresse in un modo non propriamente accomodante verso eventuali scelte finanziarie sulla falsa riga di quelle contenute nel Def. Ed in un contesto di questo genere ad avere la peggio è anche il mercato delle azioni, che viaggia tra alti e bassi non fornendo certezze agli investitori. 

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