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Chiesa marchigiana, messaggio dei vescovi per la festa di San Francesco di Sales

di Redazione Picenotime

giovedì 24 gennaio 2019

In occasione della festa di San Francesco di Sales, Patrono dei Giornalisti e dei comunicatori, come Vescovi della Conferenza Episcopale delle Marche inviamo il nostro cordiale augurio ai professionisti e ai volontari impegnati in questo importante ambito sociale, sempre più segnato da continue novità e da incessanti sviluppi tecnologici. All’augurio si aggiunge il ringraziamento per la dedizione con cui operano quanti quotidianamente animano i media comunitari e prestano il loro servizio in ogni settore delle comunicazioni sociali, dai giornali alle radio, dalle emittenze televisive al variegato mondo del web e dei social network.

Quest’anno il Messaggio di papa Francesco per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali interpella indistintamente tutti coloro che hanno a cuore il futuro dell’uomo, e spinge a entrare nel complesso universo delle relazioni con una specifica attenzione a quelle virtuali, ampiamente sviluppate grazie alle nuove più moderne tecnologie informatiche. Invita l’intera comunità ecclesiale a pregare e a riflettere proprio su questo tema: “Siamo membra gli uni degli altri (Ef 4,25). Dalle community alle comunità”.

Le parole del Pontefice costituiscono un pressante stimolo a guardare con cura al delicato equilibrio che si stabilisce nelle relazioni umane convivendo con i nuovi media, per i quali è indispensabile una capacità di saggio discernimento oltre che una solida formazione umana e professionale. Solo così si è in grado di governare i complessi processi comunicativi e relazionali.  Succede invece che si deleghi spesso agli strumenti della comunicazione quelle responsabilità che in realtà non competerebbero ad essi, non considerando a sufficienza il dovere di valutare come e quando utilizzarli.  Proprio da questa frequente inadeguatezza, come la realtà quotidiana mostra, nascono le distorsioni di cui ci lamentiamo e che influiscono negativamente creando improvvide relazioni personali e sociali, non facilitando purtroppo, e talora addirittura impedendo, la costruzione di comunità fraterne e solidali. 

Mentre pertanto incoraggiamo giornalisti e operatori in ogni ambito dei media a porre a disposizione delle comunità le loro capacità professionali e le specifiche competenze perché cresca la consapevolezza di essere tutti coinvolti nel processo della comunicazione, invochiamo l’aiuto di Dio perché, acquisendo in maniera saggia e responsabile il nuovo alfabeto della comunicazione, le nostre comunità siano aiutate a tessere relazioni capaci di promuovere dialogo, verità, rispetto.


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