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MAZZONE SGRIDA I TIFOSI: "NON SERVE A NULLA INTIMORIRE LA SQUADRA"

di Redazione Picenotime

martedì 07 maggio 2013


Nessuno meglio di Carlo Mazzone sa cosa significa lottare per la salvezza alla guida dell'Ascoli Calcio. Il 76enne tecnico romano, che ha allenato il club bianconero dal 1968 al 1975 e dal 1980 al 1985, sta seguendo con molta apprensione le vicende della sua squadra del cuore e da ascolano d'adozione tasta quotidianamente il polso di una piazza che ribolle di rabbia. Contattato in esclusiva dalla redazione di Picenotime.it Sor Carletto ha analizzato con molta lucidità uno dei momenti più difficili nell'ultracentenaria storia del Picchio.

Mister, il momento è durissimo, come lo sta vivendo?

Sono molto preoccupato, inutile nasconderlo, spero proprio che Silva e i suoi ragazzi riescano a trovare i giusti stimoli per fare risultato nelle ultime partite e regalarci un'altra bellissima salvezza. Dopo un grande girone d'andata non mi aspettavo un crollo del genere, anche se il calcio riserva sempre sorprese e soprattutto in Serie B non bisogna mai abbassare la guardia. La squadra mi sembra impaurita e schiacciata dalla tensione, credo sia subentrato qualcosa a livello psicologico che non permette ai giocatori di esprimersi al massimo delle proprie possibilità.

Tira una brutta aria in città, con un'aperta contestazione da parte dei tifosi e addirittura le croci piantate sul campo di allenamento...

Questo non va assolutamente bene e non serve proprio a nulla, anche perchè ci sono pochi giocatori esperti in rosa ed i più giovani potrebbero assorbire ulteriore negatività. Conosco bene i tifosi ascolani e so quanto siano legati alla loro squadra, però atteggiamenti così intimidatori non aiutano di certo a migliorare la situazione. Il tifoso vero si vede proprio nei momenti di difficoltà e non deve trasmettere ulteriori tensioni, bisogna incitare i ragazzi fino all'ultimo ed è sbagliato farsi prendere dalla rabbia e dalla foga. A fine campionato, poi, ci sarà tutto il tempo per eventuali processi, ma ora stiamo tutti vicini ai nostri calciatori e trasciniamoli verso il traguardo che sogniamo.

La gara tra Ascoli e Ternana è decisiva quasi quanto quel mitico Ascoli-Cagliari del 1983.

Direi proprio di sì, una partita da vincere a tutti i costi che spero possa avere anche una bella cornice di pubblico. Di solito l'Ascoli gare così importanti non le sbaglia, speriamo che anche Silva possa trovare i suoi Greco e Nicolini...

Pensa che la frustrazione dei tifosi ascolani sia anche figlia dei tanti festeggiamenti in riviera per la promozione della Samb?

Con tutto il rispetto per i miei tanti amici sambenedettesi, era anche ora che da quelle parti festeggiassero qualche vittoria dopo anni bui e pieni di delusioni... La storia dei due club non è minimamente paragonabile, l'Ascoli ha un curriculum importante costellato da bellissime annate nei massimi campionati italiani, credo che i tifosi bianconeri non debbano invidiare nulla ai «cugini» della costa, semmai è il contrario...

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