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Guardia Costiera, perde la vita gruista dopo cedimento strutturale piattaforma Eni

di Redazione Picenotime

martedì 05 marzo 2019

Nella mattinata odierna, alle ore 07.45 circa, a bordo della piattaforma di estrazione metanifera "Barbara F" della società Eni, situata nelle acque internazionali a circa 32 miglia nautiche dal porto di Ancona (60 Km circa), durante le operazioni di trasbordo di un bombolone di azoto, si è verificato il cedimento strutturale delle infrastrutture su cui era installata la gru di sollevamento. Tale cedimento ha comportato la caduta in mare della gru e della relativa cabina di comando, all’interno della quale vi era un dipendente ENI – B.E. di anni 63 -  all’attualità disperso.

Nella caduta le infrastrutture hanno colliso con il supply vessel, ormeggiato alle strutture della piattaforma, sul quale doveva essere posizionato la bombola di azoto, ferendo gravemente due operatori della società "Bambini" di Ravenna (G.G. di anni 53 e C.C. di anni 48), trasportati d’urgenza presso il locale nosocomio di Torrette di Ancona mediante elicottero della società "Eni" sul quale erano stati preventivamente imbarcati medici del 118.

All’attualità la gru e la cabina sono sostenute dai cavi di tenuta della piattaforma e sommerse a circa 30 metri di profondità. Sul posto sono presenti motovedette della Guardia Costiera partite dal porto di Ancona e una squadra di sommozzatori dei Vigili del Fuoco, coordinati dalla Sala Operativa della Guardia Costiera di Ancona.

L’Autorità Giudiziaria ha disposto l’inchiesta e l’invio di tecnici della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco per il sequestro della gru e per definire le cause dell’accaduto.

AGGIORNAMENTO

Alle ore 13.15, a circa 65 metri di profondità, è stata intercettata la cabina di comando della gru con all’interno il corpo del disperso. Dalle prime immagini ricevute dal ROV (sottomarino a controllo remoto) la cabina risulta ancora agganciata tramite un cavo d’acciaio alla piattaforma, mentre il braccio della gru è adagiato sul Supply Vessel ormeggiato sotto la piattaforma.

La società ENI ha allertato n. 2 mezzi navali per permettere il recupero della cabina con all’interno il corpo di E.B. di anni 63, residente a San Salvo (CH), nonché del resto delle infrastrutture della gru collassate.

Le operazioni proseguiranno con l’imbragatura della cabina a mezzo di un particolare ROV, in grado non solo di effettuare dei rilievi video ma anche di operare in profondità fatto pervenire da Roma dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, per il sollevamento a bordo del Motopontone ed il successivo trasferimento nel  porto di Ancona.

AGGIORNAMENTO

Alle ore 04.57 del 06.03.2019 la salma di E.B. è stata recuperata dal ROV (Remotely Operated Vehicle – veicolo subacqueo filoguidato a controllo remoto) dei VVF, giunto in zona operazioni nella tarda serata di ieri, e immediatamente trasbordata a bordo della M/V CP 861 della Guardia Costiera presente sul posto in assistenza alle operazioni di recupero.

La motovedetta, lasciate le acque prospicenti la piattaforma ENI - BARBARA F ha raggiunto gli ormeggi nel porto di Ancona alle ore 06.45. Lo sbarco della salma avverrà dopo l’intervento del medico legale ed a seguito delle disposizioni dell’Autorità Giudiziaria.

Proseguono, nel frattempo, le operazioni di recupero della cabina della gru, rimasta sul fondo a circa 70 metri di profondità, nonché della parte rimanente del braccio della gru ancora (circa 15 metri) vincolata allo scafo del Supply Vessel ALINN B, al fine di permetterne l’ispezione da parte dei tecnici incaricati di definire le dinamiche dell’accaduto.

Sul posto sono ancora presenti tecnici della Guardia Costiera di Ancona e la M/V CP 839 per il monitoraggio e l’assistenza alle operazioni di recupero.


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