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Quattro cose da sapere per investire in Bitcoin

di Redazione Picenotime

venerdì 08 marzo 2019

Passano gli anni, il mercato delle criptovalute continua con il suo saliscendi infinito, ma il mito dei Bitcoin non tramonta mai. Tra tutte le valute virtuali la moneta capostipite non potrà mai passare di moda e rivestirà sempre un ruolo rilevante.

Nuove criptovalute nascono e vengono lanciate sul mercato quasi ogni giorno, ma alla fine sono spesso destinate a morire senza lasciare alcuna traccia, ma Bitcoin no. Ancora oggi sono tantissimi coloro che si chiedono come investire in Bitcoin, questo perché in definitiva non si sono ancora esaurite le speranze e le convinzioni che il suo prezzo possa tornare a crescere.

Tuttavia, prima di pensare di investire in questa criptovaluta è sempre meglio conoscerla più da vicino. Forse così sarà possibile intuire le radici del suo successo e le motivazioni per cui è sopravvissuta per ormai 10 anni, a dispetto del fatto che molti l’abbiano data più volte per spacciata.

Bitcoin: ecco 4 fatti sulla valuta virtuale

Ecco, dunque, 4 fatti da sapere riguardo a Bitcoin che in pochi conoscono, ma sono importanti per chiunque sia appassionato e/o aspirante investitore nel coin più importante al mondo.

1.      Sicurezza dei Bitcoin: in pochi lo sanno, ma Bitcoin è una valuta 100% virtuale, anche per quanto riguarda i suoi sistemi di sicurezza. Tutto si basa, infatti, sulla crittografia come sistema per monitorare le transazioni svolte in Bitcoin. Proprio grazie ai suoi sistemi crittografici Bitcoin è in grado di essere scambiata con qualsiasi altra valuta fisica come il dollaro, lo yen o i rubli. Ancora oggi i Bitcoin sono al primo posto nella classifica mondiale del valore di mercato delle criptovalute.

2.      Creatore anonimo: qualcuno li avrà anche inventati i Bitcoin? In effetti, deve esserci stato un team di sviluppo oppure anche una persona singola riconosciuta come l’iniziatore di questa fantastica storia, eppure ancora oggi il suo nome resta sconosciuto. SI nasconde dietro uno pseudonimo, quello di Satoshi Nakamoto, nome fittizio che serve a celare l’identità del creatore di bitcoin che ha preferito rimanere sconosciuto.

3.      Valuta decentralizzata: cosa significa esattamente decentralizzata? I Bitcoin lo sono perché non dipendono da nessun ente in particolare e da nessuna banca che ne cura l’emissione. Vengono coniati attraverso un algoritmo che permette attraverso difficili calcoli svolti da computer di essere ricompensati al termine dei calcoli proprio attraverso gli stessi bitcoin.

4.      Valuta accettata: i Bitcoin non sono poi così diversi dalle altre monete, esiste la possibilità di acquistare molti beni attraverso il loro utilizzo. Per esempio si possono comprare libri, videogiochi, regali di ogni tipo anche su e-commerce famosi. In America, sempre avanti con i tempi, è addirittura possibile pagare alcuni alberghi in Bitcoin. Ma gli utilizzi non finiscono certo qui, perché con questa valuta virtuale vengono pagati anche corsi e prestazioni mediche.

Quindi, non parliamo certo di una valuta del tutto virtuale. I Bitcoin a mano a mano si sono introdotti nel nostro quotidiano e anche se non hanno ancora trovato un posto fisso è possibile che in futuro possano farlo.

 

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