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San Benedetto: minaccia ex e le danneggia il locale, arrestato 33enne di origini siciliane

di Redazione Picenotime

lunedì 11 marzo 2019

Il contrasto alla violenza di genere è uno degli obiettivi principali dei Carabinieri del Comando Provinciale di Ascoli Piceno, non solo attraverso il controllo e la conoscenza capillare del territorio, ma anche con l’interlocuzione continua con gli enti e le associazioni sorte allo scopo di essere di ausilio alle vittime di questi gravi reati che spesso trovano il proprio epilogo fatale proprio tra le mura domestiche. 

Nelle ultime ore, in corrispondenza con la Festa della Donna, a San Benedetto del Tronto, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia hanno portato a termine un’operazione di servizio molto delicata, traendo in arresto in flagranza di reato per atti persecutori (stalking) e tentata estorsione un trentatreenne, con pregiudizi penali, di origini siciliane ma residente da anni in Riviera. 

L’uomo, già denunciato più volte dalla consorte in passato per reati della stessa indole e già colpito da un’ordinanza del giudice che gli vietava di avvicinarsi ai componenti del proprio nucleo familiare, data la sua pericolosità, si è presentato alle luci dell’alba dinanzi l’attività commerciale dove lavora la ex moglie a San Benedetto del Tronto e, prima ha tentato di estorcerle del denaro e poi, vista la resistenza della donna, ha iniziato ad urlare e a danneggiare il locale, tanto da attirare l’attenzione di alcuni passanti che fortunatamente hanno chiamato subito i Carabinieri al 112. Immediatamente sono intervenute più pattuglie sul posto, riuscendo a bloccare l’uomo prima che potesse nuocere fisicamente alla malcapitata. Lo stesso, condotto in caserma, è stato arrestato per atti persecutori, tentata estorsione e danneggiamento e portato al carcere di Marino del Tronto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria ascolana. 

L’operato dei Carabinieri su tutto il territorio provinciale continuerà sia con funzione preventiva che repressiva a tutela dei cittadini onesti, che sono sempre invitati a chiamare subito il 112, come nel caso odierno dove la collaborazione è stata determinante, ovvero recarsi  personalmente in caserma per esporre denunce o soprusi di ogni genere, nonché contattare telematicamente l’Arma anche attraverso il sito www.carabinieri.it.


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