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Ascoli Calcio, Lovato in esclusiva: “E' Perez il nostro centravanti”

di Redazione Picenotime

sabato 19 luglio 2014

Sono settimane di duro lavoro per Gianni Lovato, che non nasconde la propria soddisfazione per aver centrato la stragrande maggioranza degli obiettivi di calciomercato che la Società si era prefissata in vista del prossimo campionato di Lega Pro. La squadra parte oggi per il ritiro di Cascia con l'organico completato per il 90%, con le ultime giornate che hanno riservato gli arrivi del centrocampista Bright Addae e del difensore Stefano Avogadri. La redazione di Picenotime.it ha sentito in esclusiva il direttore generale bianconero per commentare le recenti operazioni in entrata ed i programmi per le settimane a venire.

Direttore, come è nata l'idea Avogadri?

Cercavamo un elemento di esperienza che potesse darci delle garanzie sugli esterni di difesa. Avogadri vanta una lunga militanza in Serie B e può ricoprire sia il ruolo di terzino destro, che predilige, che quello di terzino sinistro. E' un serio professionista nel pieno della maturità agonistica, appena è capitata l'occasione non ce lo siamo lasciati scappare.

Il suo arrivo chiude le porte a Conocchioli?

Direi di no, in difesa avevamo bisogno di alternative sugli esterni e nelle ultime giornate il mister sta provando anche Scognamillo sulla destra. Con l'arrivo di Avogadri il reparto è più completo e equilibrato. Conocchioli ha una grande chance in questo periodo di prova, gli abbiamo concesso l'occasione di mettersi in mostra durante il ritiro, sarà il mister a prendere la decisione finale sul suo conto.

A questo punto cosa manca per completare l'organico?

Un altro centrocampisto ed un attaccante. In mezzo al campo stiamo cercando un giocatore con caratteristiche diverse rispetto a quelle di Addae, un elemento più tecnico che vanti già delle esperienze importanti in carriera. Davanti cerchiamo un calciatore più o meno dello stesso livello di Perez che, ci tengo a sottolinearlo, è stato ingaggiato dopo un lungo lavoro sottotraccia per essere il centravanti potenzialmente titolare di questa squadra e non come rincalzo.

Si spieghi meglio...

A mio giudizio non è stata sufficientemente evidenziata l'importanza dell'operazione Perez. E' un giocatore di altissimo livello, che sarebbe titolare in qualsiasi squadra di Lega Pro, è forte fisicamente e vede la porta come pochi in questa categoria, in molti ci hanno fatto i complimenti per averlo ingaggiato. Era nella ristretta cerchia di quattro attaccanti che abbiamo seguito a lungo nelle ultime settimane e non nego l'enorme soddisfazione per aver portato nel Piceno un elemento dall'enorme potenziale come Perez.

In questa cerchia c'era anche Marotta?

Sì, lo abbiamo seguito a lungo ma poi la trattativa non ha avuto esiti positivi. E' un bomber di valore sullo stesso piano di Perez e alla fine abbiamo optato per l'ex Cittadella, a mio giudizio la scelta migliore. Ora possiamo lavorare con calma e senza affanni alla ricerca di un altro rinforzo per l'attacco, attenti a tutte le opportunità che si verranno a creare e consapevoli di aver messo a disposizione del mister una rosa già all'altezza per la preparazione tecnica e tattica del campionato.

Quanto è stato vicino Lapadula?

Sono sincero, non siamo andati mai a fondo su questo giocatore. C'è stato un contatto mesi fa con il suo agente ma poi abbiamo capito che non si sarebbe sposato a pieno con il progetto tattico del mister. E' più un esterno d'attacco che una prima punta, faccio comunque i complimenti al Teramo per averlo messo sotto contratto. E' risaputo l'ottimo rapporto che Lapadula vanta con Petrone dopo l'ottima esperienza a San Marino, se avessimo voluto affondare il colpo non ci sarebbero stati troppi ostacoli, ma abbiamo preferito fare scelte diverse.

Nel corso dell'intervista che ci ha rilasciato Lunedì scorso all'Hotel "Il Casale" ha sottolineato come "quasi" tutti i giocatori abbiano accettato con entusiasmo la piazza ascolana. Quel "quasi" era riferito a Melchiorri?

Assolutamente no, era riferito ad altri giocatori, fortunatamente pochi, che hanno preferito declinare le nostre proposte in attesa di una chiamata da parte di una squadra di Serie B. Un discorso relativo essenzialmente alla categoria, nessuna mancanza di rispetto nei confronti dell'Ascoli.

E' soddisfatto il presidente Bellini di come stanno procedendo le cose?

Molto soddisfatto, lo sentiamo quotidianamente ed è entusiasta della rosa che stiamo mettendo a disposizione del nuovo allenatore. Aver portato a termine la stragrande maggioranza degli obiettivi è un bel motivo d'orgoglio per tutta la Società, sintomo che dopo l'avvento della famiglia Bellini Ascoli è tornata una piazza molto ambita, sulla scia di una storia calcistica che pochi altri club in Italia possono vantare. L'organico presenta individualità molto importanti, fin dal primo giorno di lavoro abbiamo voluto costruire una squadra con ragazzi di qualità e personalità, complementari tra loro. La forza del gruppo è fondamentale, ma senza i giocatori bravi non si va da nessuna parte.

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gianni lovato

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