Grottammare: Sala Kursaal, conversazione con Moni Ovadia

di Redazione Picenotime

martedì 19 marzo 2019

Moni Ovadia sarà ospite della Città di Grottammare per una conversazione a 360 gradi su cultura, religione, politica e società. Venerdì prossimo 22 marzo, il poliedrico artista  dialogherà con Lucilio Santoni in una serata intitolata “Dio ha più simpatia per gli atei”. L’appuntamento chiude la stagione 2018/2019 della rassegna Atelier d’inverno.Differentemente da quanto stabilito in precedenza, l’incontro si terrà nella Sala Kursaal (e non più al Teatro dell’Arancio). Inizio ore 21, ingresso libero. 

Artista ironico e auto-ironico, narratore dotato di lucidità e profondità fuori dal comune, nonché intellettuale poliedrico, si è distinto anche per alcune fortissime polemiche nei confronti di quelle comunità ebraiche, fra cui la sua di Milano, che giustificano acriticamente le politiche espansionistiche e feroci dell’estrema destra israeliana nei confronti dei cugini palestinesi.

“Ovadia è un uomo di sinistra  - sottolinea Lucilio Santoni, direttore artistico della rassegna Atelier d’inverno - ma lontano, lontanissimo, da ogni cliché tipico di una certa sinistra elitaria e fastidiosa: può essere considerato il classico giullare del popolo, una sorta di Dario Fo ebreo, dotato del coraggio necessario ad assumere posizioni spesso scomode e minoritarie. Con arguzia e toni quasi scanzonati, ci invita alla scoperta di un universo per molti di noi inedito e, proprio per questo, estremamente affascinante, facendoci scoprire le radici e il senso profondo di un insieme di valori che sono anche i nostri, cioè conciliabili con la nostra storia e la nostra tradizione, in questo grande mosaico di razze, etnie ed esperienze diverse, ma al tempo stesso intrecciate in modo indissolubile, che è il Vecchio Continente”.

A dispetto dei suoi settant’anni, Moni Ovadia possiede ancora la vitalità di un ragazzo, continua a girare l’Italia e il mondo con i suoi spettacoli e la sua semplicità, fatta di leggerezza e approfondimento senza mai essere pesante, con spirito popolare senza mai scadere nella prevedibilità dei luoghi comuni.

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