“Bamboo”, a Spinetoli musiche tribali con oggetti di riciclo

di Redazione Picenotime

venerdì 25 luglio 2014

Il “Lago di Oz” (San Pio X, Spinetoli), Venerdì 18 Luglio, ha organizzato il concerto dei Bamboo. Il Lago di Oz è un ristorante raffinato e suggestivo che evoca i paesi scandinavi per qualcuno, Parigi per me, e chissà quanti altri posti potrebbe ricordare. Perché è un posto talmente magico che non può far altro che donarci pensieri belli, ricordi belli. E ognuno ha le sue cose belle da infilarci dentro.

I Bamboo, al posto di strumenti tradizionali, suonano oggetti di riciclo. Cinque musicisti (alcuni di essi anche insegnanti di musica) che danno la possibilità ad utensili rotti o in disuso di avere una nuova vita e un diverso utilizzo: phon, aspirapolvere, tubi, bidoni dell’immondizia, segnali stradali, pentole, ecc. Ognuno di essi, percosso, ha un suono, una voce. Ed è straordinario ascoltare, ma soprattutto vedere (perché questo è un gruppo che deve essere visto) questi oggetti sotto un punto di vista differente.

In ogni pezzo gli strumenti cambiano, assieme alle posizioni dei musicisti, così da creare sempre musiche originali. Altra caratteristica del gruppo è cercare di mantenere i suoni così come sono, senza modificarli. Rispettando la loro “voce”.

Sembrano musiche tribali, evocano il mito. Ma è un mito che dialoga con gli strumenti della tecnica. Un mito che non è succube della tecnica e una tecnica che non cerca di dominare il mito. Ma assistiamo ad un vero e proprio rispetto e dialogo dei due mondi. Questo gruppo in qualche modo ci mostra visivamente l’annoso problema della dialettica illuministica adorniana. Ma questa è un’altra storia...

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“Bamboo”

“Bamboo”