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Pubblicità ai giochi online, a breve le linee guida di Agcom

di Redazione Picenotime

martedì 23 aprile 2019

Brutte notizie all'orizzonte per le agenzie legali di scommesse. Saranno redatte a brevissimo da Agcom le linee guida sulle sponsorizzazioni online di giochi e scommesse, il tutto per adeguarsi al Decreto Dignità emanato nel luglio 2018.

Ricordiamo che tale decreto, oltre ad una serie di misure sul mondo del lavoro, prevede all'articolo 9, comma 1, il divieto per ogni forma di pubblicità, su qualsiasi mezzo di informazione (stampa, siti web, televisione, radio ed anche manifestazioni sportive e/o culturali) inerenti il mondo delle scommesse.
Tale divieto inoltre è esteso anche alle forme di pubblicità indiretta.

Il fine giustifica i mezzi

Seppur a prima vista tali provvedimenti possano apparire molto restrittivi e limitanti della libertà commerciale, sono invece stati introdotti per arginare il sempre più diffuso e preoccupante fenomeno della ludopatia.

Tale fenomeno è direttamente proporzionale agli incrementi di fatturato del gioco legale, addirittura triplicato negli ultimi 3 anni grazie al mondo online, che permette al gioco d'azzardo di essere ovviamente più fruibile e user-friendly.

Va fatta una precisazione però: queste forme di pubblicità non scompariranno istantaneamente, perché i contratti di sponsorizzazione in essere dovranno prima arrivare a scadenza, e nel frattempo non ne potranno essere stipulati di nuovi.

Gli effetti reali di tali misure li si potranno misurare nell'arco del prossimo biennio, quando appunto saranno scaduti tutti i contratti.

Le novità dall'1 giugno 2019.

La prima misura, che ha già dettagli precisi e definiti, riguarda lo stop introdotto alle scommesse sugli eventi riservati ai minori di anni 18.

L'agenzia delle Dogane e dei Monopoli sospende infatti l'accettazione automatica delle scommesse da parte dei bookmaker aams su eventi che sono destinati esclusivamente a minorenni. Sostanzialmente, all'atto pratico, si riserva il diritto (insindacabile), qualora ne ravvisi le necessità, di sospendere l'accettazione delle scommesse per motivi imputabili alla tutela del consumatore o alla sicurezza pubblica.

Il motivo di questa misura è facilmente intuibile ed è sicuramente nobile: le competizioni destinate ad un'utenza minorenne potrebbero essere facilmente manipolabili nel risultato ove ci fossero delle scommesse sull'esito stesso di tali competizioni (prevenire è meglio che curare).

L'obiettivo finale è quindi quello di rafforzare la tutela della figura del minore.

Cosa succederà nel mondo online.

Allo stato attuale delle cose, i bookmaker aams (quelli con regolare licenza), pagano le attività di sponsorizzazione ai motori di ricerca come Google, Bing ed altri. In cambio i motori garantiscono loro un’ottima visibilità.

Tecnicamente quando un navigatore effettua delle ricerche riguardanti il mondo del gioco online, riceve sotto forma di banner o altre forme di sponsorizzazione, pubblicità in merito alla ricerca effettuata.

In parole povere si inizia ad essere bombardati da informazioni accattivanti che invitano al gioco, esponendo la fascia degli utenti più deboli al rischio di sviluppare una forma di dipendenza, detta appunto ludopatia.

Le insegne delle agenzie scommesse e lo stop alle pubblicità "esca".

Le insegne delle agenzie scommesse sono tenute al riparo da tutti i provvedimenti. Il motivo è presto detto: non vengono considerate come forma di pubblicità o esposte a fini promozionali. Sono difatti un modo per distinguere al primo colpo d'occhio un'attività legale da una non legale.

Quello che non sarà più permesso però sarà l'esposizione di pubblicità considerate ingannevoli di ipotetiche vincite mirabolanti per incentivare il gioco da parte di agenzie, bar, edicole e sale gioco.

Il rischio per il calcio (ed altri sport).

Si profila all'orizzonte il rischio di non sapere come gestire il decreto nell'ambito del mondo del calcio o altri sport. Numerose infatti sono le società sportive che hanno come sponsor una determinata società di scommesse.

Tali sponsorizzazioni sono presenti sia sull'abbigliamento degli sportivi, che a bordo-campo (nonché sui rispettivi siti online): se non saranno istituite al più presto delle linee guida ben precise, tutto questo creerà problemi non da poco alle emittenti televisive che si troveranno gioco forza costrette a oscurare queste forme di sponsorizzazione.

Inoltre il provvedimento riguarda anche la pubblicità di società estere di scommesse, quindi si potrebbero avere dei problemi di natura commerciale con tali società.

Le linee guida che verranno dichiarate da Agcom erano assolutamente necessarie per dare una regolamentazione a un settore cosi discusso e rischioso. Verranno ovviamente applicate dove è presente un corrispettivo economico per la sponsorizzazione (dove non è presente invece tale corrispettivo, tecnicamente non si parla più di pubblicità).

Si sta cercando di trovare il giusto compromesso tra la libertà della singola persona di scegliere se scommettere o meno, e la possibilità che venga invece manipolata e invogliata a giocare con bombardamenti di pubblicità.


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