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Monteprandone, inaugurato e riconsegnato alla comunità l'antico lavatoio comunale

di Redazione Picenotime

domenica 23 giugno 2019

E’ stato inaugurato e riconsegnato alla comunità, nel pomeriggio di Sabato 22 Giugno, l’antico lavatoio comunale, uno dei luoghi che racconta un pezzo di storia di Monteprandone. Posto poco fuori le mura del Centro storico, il lavatoio si trova in via Borgo da Sole, un’area facilmente raggiungibile ma, allo stesso tempo, nascosta e defilata rispetto a piazze, luoghi di culto e rappresentanza e, proprio la posizione, rende l’opera un unicum. 

L’intervento di restauro e risanamento è un investimento complessivo di 90.000 euro: di cui 50.000 euro provenienti da fondi europei di sviluppo regionale (POR FESR 2014-2020) intercettati tramite un accordo con la Regione Marche; 5000 euro fondi Aato 5 Marche, reperiti nell’ambito di un progetto complessivo che ha previsto il restauro, il risanamento e la messa in funzione del patrimonio di oltre 50 fontane, lavatoi e abbeveratoi pubblici di particolare interesse storico e artistico della Provincia di Ascoli Piceno e Fermo e i restanti 35.000 euro provenienti da fondi comunali. 

Oltre al sindaco Sergio Loggi, agli assessori e ai consiglieri comunali, alla cerimonia erano presenti il consigliere regionale Fabio Urbinati, il consigliere provinciale Maria Rita Morganti, il presidente del BIM Tronto Luigi Contisciani, il direttore dell’Aato5 Marche Sud Antonino Colapinto, l’ex sindaco Bruno Menzietti, il presidente della Proloco Stefano Caponi, l’architetto Mirco Assenti progettista dell’opera, tanti cittadini e un nutrito gruppo di turisti di Verano Brianza guidati dal primo cittadino Massimiliano Chiolo, in visita in questi giorni a Monteprandone.  

La cerimonia si è aperta con la solenne benedizione di rito all’opera e a tutti i presenti da parte di Don Gianluca Pelliccioni parroco della Chiesa San Niccolò. A seguire il sindaco Sergio Loggi ha portato il saluto ai presenti. 

“Con il restauro del lavatoio comunale, un’opera di valenza storica che risale al 1908, recuperiamo un nuovo pezzo di memoria della nostra comunità. Ricordo quando anche i miei nonni venivano qui a lavare i panni. Spero che questo luogo, un tempo utilizzato per fini sociali, oggi possa diventare luogo della cultura. Dopo la Fonte Vecchia e il lavatoio comunale – ha concluso Loggi – intendiamo recuperare la fontana situata lungo la provinciale all’incrocio con Colle Sant’Angelo”.  

Nel suo intervento il consigliere Fabio Urbinati, in rappresentanza della Regione Marche, ha sottolineato che “restituire ad una comunità il suo vecchio lavatoio pubblico equivale a ricordare la fatica e il sacrificio delle lavandaie, le storie di vita, le gioie e le malinconie che hanno attraversato migliaia di famiglie. E’ un luogo che dovrà rivivere attraverso qualche progetto che faccia riscoprire le tradizioni e i sacrifici che la comunità di Monteprandone ha fatto per donare ai propri figli quello che hanno oggi”. 

Il direttore dell’Aato 5 Marche Sud Antonino Colapinto ha portato i saluti del presidente Sergio Fabiani e dell’ex presidente Stefano Stracci che, nei rispettivi mandati, hanno ideato e permesso che fossero restaurate opere che vengono definite “monumenti dell’acqua”, di cui due a Monteprandone: il lavatoio comunale, appunto, e la Fonte Vecchia.   

Anche il sindaco Massimiliano Chiolo si è complimentato con Loggi e “la comunità laboriosa di Monteprandone” e ha detto che prenderà esempio da qui per il restauro di un lavatoio che si trova nella cittadina Brianzola da lui amministrata. 

La cerimonia si è conclusa con una degustazione di tipicità enogastronomiche del territorio gentilmente offerte dal Ristorante San Giacomo e dalla cantina Il Conte di Villa Prandone. 


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