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Confartigianato Macerata-Ascoli-Fermo: ecobonus, bocciato lo sconto in fattura

di Redazione Picenotime

venerdì 05 luglio 2019

Confartigianato ha appreso con grande soddisfazione la recente pronuncia dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha riconosciuto e condiviso le ragioni espresse dall’Associazione in merito all’articolo 10 del Decreto Crescita, affermando che lo sconto in fattura per i lavori relativi a ecobonus e sismabonus rischia di distorcere la concorrenza a danno dei piccoli imprenditori.

La misura - afferma Giuliano Fratoni, Presidente interprovinciale della categoria Edilizia di Confartigianato - prevede che i cittadini che effettuano lavori di riqualificazione energetica o antisismici, possono chiedere, in alternativa alla detrazione fiscale dal 50% all’85% spalmabile in 10 anni, uno sconto immediato sulle fatture da parte dell’impresa che ha realizzato i lavori. Sconto che l’impresa potrà farsi rimborsare dallo Stato tramite un corrispondente credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, in cinque anni. Inoltre, l’impresa potrà scegliere di cedere il credito così acquisito ai suoi fornitori di beni e servizi. Non potrà invece cederlo a istituti di credito e intermediari finanziari. Questo meccanismo penalizza le migliaia di piccole imprese del ‘sistema casa’ che non dispongono della capacità finanziaria per ‘anticipare’ lo sconto al cliente e non sono in grado di sopportare l’onerosità dell’operazione di cessione del credito. Di fatto, con la misura del Decreto Crescita rischiano di essere tagliate fuori dal mercato”.

L’Antitrust ha infatti sottolineato come la norma, nella sua attuale formulazione, appare suscettibile di creare restrizioni della concorrenza nell’offerta di servizi di riqualificazione energetica a danno delle piccole e medie imprese, favorendo i soli operatori economici di più grandi dimensioni. Inoltre ha evidenziato che il nuovo sistema si pone, in ragione delle modalità prescelte per il trasferimento dei crediti fiscali dai soggetti aventi diritto ai fornitori, quale meccanismo fruibile solo dalle imprese di grande dimensione, che risultano le uniche in grado di praticare gli sconti corrispondenti alle detrazioni fiscali senza confronti concorrenziali, potendo compensare i correlativi crediti d’imposta in ragione del consistente volume di debiti fiscali, godendo anche di un minor costo finanziario connesso al dimezzamento da dieci a cinque anni del periodo di compensazione del credito d’imposta.

La disposizione normativa aspramente contestata da Confartigianato, - ha dichiarato la Presidente provinciale Natascia Troli - introduce a tutti gli effetti una discriminazione fra operatori concorrenti. Per alcuni di essi è infatti impossibile mettere a disposizione tutti i diversi meccanismi di incentivazione previsti per la domanda di lavori di efficientamento energetico, avvantaggiando gli operatori di maggiori dimensioni e capacità finanziaria e rischiando poi di distorcere le dinamiche del mercato restringendo le possibilità di offerta per i consumatori finali. Siamo molto soddisfatti quindi per la pronuncia dell’Autorità Antitrust che ha colto a pieno le nostre rimostranze, volte a tutelare in primis i nostri piccoli imprenditori”.


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