Vivere da freelance

di Redazione Picenotime

venerdì 23 agosto 2019

Forse la costante instabilità lavorativa, o magari una necessità impellente di libertà, o altrimenti numerosi impegni familiari che non si incastrano con gli obblighi impiegatizi. Possono essere vari (e tutti ugualmente validi) i motivi dietro alla scelta di diventare freelance o libero professionista, anche perché fa molta gola poter lavorare quando e dove si vuole. Ma si può fare davvero o è solo una misera utopia?


La vita da freelance

Partiamo da un presupposto: nessuno regala niente a nessuno, tantomeno i soldi. Se quello che vi ha attirato della vita da freelance sono i guadagni facili, le vacanze in luoghi da sogno e l’estrema libertà degli orari, beh vi consiglio vivamente di ripensarci. Essere freelance, in qualsiasi campo, è una professione a tutti gli effetti e ha bisogno di impegno e dedizione quanto, se non più, una qualsiasi altra attività lavorativa, anche perché in questo genere di lavoro non esiste un fisso mensile. 

Quelle pubblicità che girano fin troppo spesso sui canali social hanno, però, un fondo di verità: il freelance non ha, in molti casi, orari prestabiliti, per cui la persona può dedicarsi al progetto che la interessa quanto e quando ritiene più opportuno. Se da un lato questo aspetto può sembrare attraente, dall’altro significa che il professionista è l’unico responsabile di tutti i successi e gli insuccessi che incontrerà nel corso della sua vita lavorativa. Però non preoccupatevi: basta semplicemente un minimo di organizzazione e qualche segreto per riuscire nella vostra impresa!


Trucchi per la sopravvivenza di un freelance

Abituatevi all'incertezza 

Proprio perché questo genere di mestiere non può contare in molti casi su un'entrata fissa al mese, è bene mettersi d'impegno da subito per risparmiare quanto possibile per i tempi di magra. Dovete abituarvi al fatto che non esisteranno due mesi uguali dal punto di vista economico e allo stesso tempo dovete pensare che comunque ci sono anche le tasse da pagare.

Consiglio: 

Accantonate una piccola parte di tutte le vostre entrate a mano a mano che arrivano in un conto corrente separato che userete solo per le emergenze. Quanto alle uscite, pensate se la spesa che state per affrontare sia davvero importante e giusta per il vostro portafoglio: insomma, cercate di non fare il classico passo più lungo della gamba.

Investite su voi stessi

Solo perché amici e familiari vi dicono che siete davvero bravi a fare una determinata attività, non significa che siete pronti per diventare professionisti e non è detto che se anche arrivano a definirvi come tali, poi automaticamente i clienti faranno la fila per voi. Per riuscire nel mestiere che avete scelto dovete dimostrare a chi si trova fuori della vostra zona di comfort che proprio voi siete la migliore scelta sul mercato.

Consiglio n.1: 

Studiare, studiare, studiare. Tenetevi costantemente aggiornati e non pensate di essere arrivati solo perché avete una targhetta con il nome sulla scrivania. Dovete essere come la vecchietta di un famoso racconto popolare, che si racconta non volesse mai morire perché aveva sempre qualcosa di nuovo da imparare. Ecco, voi dovrete fare altrettanto.

Consiglio n.2:

In un mondo dove di (pseudo)professionisti se ne trovano in gran quantità, quello che conta è la vostra reputazione professionale: siate precisi, rispettate più che potete i tempi di consegna, ma soprattutto non pensate mai che solo perché il cliente si sia rivolto a voi, vuol dire che siate unico, inimitabile e insostituibile. Ricordatevi che a farsi una buona reputazione ci si impiega tempo e sudore, a distruggerla bastano poche parole.

Trovare il giusto luogo di lavoro 

Adorate l'idea di libertà che il lavoro da freelance può portarvi? Non vedete l'ora di dire addio a tutte quelle regole e quegli obblighi del vostro ufficio precedente? Vi capiamo, eccome se vi capiamo! Dovete considerare, però, che non tutti i luoghi possono consentirvi di lavorare alla stessa maniera e trovare la vostra giusta dimensione può essere difficile.

Consiglio:

Per trovare una via di mezzo tra il silenzioso isolamento di casa o di un ufficio interamente vostro e il rumoroso vociare dei luoghi all'esterno, ragionate sull'idea del coworking: uno spazio a basso costo in cui poter lavorare solo quando vi serve, circondato da altri professionisti come voi. Mentre prima era più difficile, oggi trovare un coworking a Roma, o nella vostra città è diventato molto più semplice: tra internet e l'apertura ogni anno di nuovi centri le opportunità sicuramente non mancano!

Il giusto professionista per il professionista 

Sembra un po' un gioco di parole, ma l'ultimo consiglio che vogliamo darvi è questo: la gestione di un'impresa, per quanto con voi come unico impiegato, è sempre qualcosa che può rivelarsi complicato, anche perché lo Stato non ammette ignoranza. 

Consiglio:

Trovate un bravo avvocato, commercialista o consulente del lavoro che possa aiutarvi nella gestione della vostra impresa e collaborate giorno per giorno con lui. In questa maniera non vi troverete con qualche brutta sorpresa da parte dell'Erario.




Commenti