Ascoli: Teatro Ventidio Basso, vanno in scena ''I Promessi Sposi''

di Redazione Picenotime

giovedì 03 ottobre 2019

'''Quel ramo del lago di Como,che volge a mezzogiorno…..'' chi è che non ricorda l’incipit del più famoso romanzo storico italiano “ I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni. Ebbene: il romanzo, nella forma di musical dal titolo ”Opera Moderna i Promessi Sposi”, sarà portato in scena sul prestigioso palcoscenico del Ventidio Basso di Ascoli dalla Compagnia” Musical Insieme” di Porto San Giorgio, il prossimo 5 ottobre alle ore 21.15.

L’opera ,con le musiche di Pippo Flora , riduzione teatrale e testo di Michele Guardì, regia di Elisa Ravanesi , la Direzione artistica del maestro Valerio Marcantoni e le coreografie di Silvia Giacchetti e il corpo di ballo Dance Code, sarà presentata al pubblico di Ascoli Piceno, grazie anche al patrocinio del Comune. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. 

Questa di Ascoli  è  la nona replica dell’Opera nel giro di un anno: dopo aver riscosso numerosi applausi nei prestigiosi palcoscenici marchigiani e abruzzesi ad iniziare dal Teatro Romano di Falerone, al Teatro dell’Aquila e l’Arena Villa Vitali di Fermo,alla Nuova Fenice di Osimo,al Teatro delle Api di Porto sant’Elpidio, al Teatro Alaleona di Montegiorgio e al Parco di Alba Adriatica, ora si presenta al pubblico ascolano . Gli artisti , tutti talenti naturali, porteranno sulla scena , le emozioni della popolare storia manzoniana. Una storia senza tempo quella di Renzo e Lucia dove , nell’intrecciarsi delle storie dei vari personaggi si contrappongono amore e peccato, miseria e ricchezza , prepotenza e compassione, la morte e il perdono.

I vari personaggi, Don Rodrigo, don Abbondio e la Perpetua, il Griso e i Bravi, l’Azzeccagarbugli ,Fra Cristoforo, L’innominato, Agnese la madre di Cecilia ,i monatti    e i popolani faranno vivere grandi emozioni e per finire un coinvolgente “padre nostro” liberatorio. E’ un’occasione da non perdere anche per gli studenti che vivranno un modo più piacevole e accattivante per avvicinarsi al massimo capolavoro manzoniano.

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