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Provincia Ascoli, riaperte in anticipo alcune strade chiuse a causa del terremoto

di Redazione Picenotime

lunedì 07 ottobre 2019

La Provincia di Ascoli Piceno, accogliendo le richieste dei comuni e delle popolazioni di Acqusanta Terme ed Arquata del Tronto, nei prossimi giorni riaprirà in anticipo una serie di strade provinciali chiuse a causa del terremoto.

Si è appositamente tenuta nei giorni scorsi presso la Provincia una riunione con i tecnici dell’Anas per stabilire gli ultimi interventi necessari alla riapertura della provinciale Tallacano nel comune di Acqusanta Terme e delle strade provinciali Colle e Trisungo-Tufo nel comune di Arquata del Tronto.

Su queste strade l’Anas, in qualità di soggetto attuatore, ha effettuato per conto della Provincia una serie di interventi volti a ripristinare le condizioni di sicurezza ante sisma. Si tratta in gran parte di interventi di pulizia e consolidamento tramite reti e barriere paramassi delle pareti rocciose che delimitano le provinciali, oltre al ripristino di guard rail, la realizzazione di muri di protezione e del ripristino delle sedi stradali danneggiate. Le riaperture sono previste entro fine ottobre. 

Grazie allo sforzo congiunto di tutti i soggetti in campo – spiega il presidente della Provincia Sergio Fabiani – riusciamo a ripristinare alcuni tratti viari di grande importanza per le zone montane prima dei tempi previsti. Un grazie particolare va all’Anas, che ha sempre risposto in maniera puntuale e con professionalità alle molte esigenze che si sono manifestate”. Il 21 ottobre – prosegue Fabiani - convocherò una riunione dei sindaci coinvolti per comunicare lo stato delle attività. Stiamo camminando tutti insieme, Regione, Provincia e Comuni, nell’interesse delle popolazioni e dei territori, ed i risultati finalmente si toccano con mano”.

Nella riunione con l’Anas è stata presa in considerazione anche la provinciale Nursina nel Comune di Arquata del Tronto, ancora chiusa parzialmente al transito. In particolare sono stati presi accordi tra la Provincia e l’Anas per poter consentire la riapertura prima della stagione invernale degli ultimi due chilometri del tratto in sommità, nei pressi della galleria di Forca Canapine, e poter consentire la fruizione dei vicini impianti sciistici, nonché dell’abitato stesso di Forca Canapine.


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