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Ascoli Calcio, il punto del patron Pulcinelli dopo le dimissioni di Tosti da presidente

di Redazione Picenotime

martedì 22 ottobre 2019

Il patron dell'Ascoli Calcio Massimo Pulcinelli parla nel pomeriggio di oggi in conferenza stampa nella sede di Corso Vittorio Emanuele dopo le dimissioni da presidente di Giuliano Tosti e le tre sconfitte consecutive in campionato.

"Siamo qui per le dimissioni del nostro presidente Tosti che mi hanno colto abbastanza di sorpresa - ha dichiarato Pulcinelli -. Gli comunico di nuovo, dopo averglielo scritto via whatsapp, che credo che sia corretto che lui possa tornare indietro sulle sue decisioni. Io voglio gestire la società da buon padre di famiglia, volevo ridurre un costo di un collaboratore non fondamentale, abbiamo preso questa decisione che dispiace fortemente ma mi pare incredibile trovarmi sulle pagine dei giornali per cose non vere come trasferire la sede a Roma. Se Tosti non tornerà indietro dovremo trovare altre soluzioni, non finisce qui il progetto Ascoli Calcio. Con Tosti abbiamo comunicato via whatsapp su questo tema, senza altri motivi importanti, non vedo cosa possa aver scaturito tutto ciò. Chiedo scusa di avergli comunicato con 15 minuti di ritardo la decisione che abbiamo preso sul collaboratore da rimuovere, non mi pare che sia abbastanza per essere crocifisso. Nessuna sede sarà spostata a Roma, i bonifici importanti sono stati sempre effettuati dal nostro amministratore delegato, il controllo spetta sempre al Cda con la massima trasparenza. A Giugno avevo espresso a Tosti e Ciccoianni la volontà di ridurre i costi che ci esponevano ad esborsi da 4/5 milioni di euro l'anno. Ogni volta che c'è stata l'esigenza io e il mio gruppo abbiamo tirato fuori il 90/92% delle somme che esige l'Ascoli Calcio. Non ci sono altri tagli in Società in programma, stiamo cercando di coinvolgere tutto il territorio. In un colloquio con i soci avevamo parlato di trasferire la sede amministrativa a Roma ma poi finì lì, sempre con l'idea di ridurre i costi. Io sono e resto un imprenditore. Chi fa partire il bonifico, se sta ad Ascoli o a Roma o a New York, non fa differenza. Ho comunicato ieri sera al presidente Tosti le mie volontà, senza nessun blocco sul telefono, non siamo tra bambini. Non ho condiviso la modalità con cui si è dimesso, senza preavviso. Non vuol dire che ora lo stimo meno. Tosti mi ha fatto sapere che non tornerà indietro sulle sue intenzioni di dimettersi da presidente, resterà invece credo nel Cda e come socio. Per il nuovo presidente nel caso pescherei all'interno del Cda, se non sarà possibile ricorrerei all'esterno. Mi sentirei anche io di fare il presidente, ma potrei stare qui una volta al mese ed è troppo poco. Se ci sarà modo con Giuliano Tosti avremo modo di incontrarci, al momento non c'è stata occasione. Nesso tra cambi in società e risultati della squadra? Parlerò alla squadra nelle prossime ore con il mio stile. Non credo ci sia un nesso con le nostre tre sconfitte consecutive con le dimissioni del presidente. Sono particolarmente dispiaciuto per la perdita del presidente Tosti, ho utilizzato collaboratori per interloquire con lui, ma sembra abbastanza convinto di non fare passi indietro. mi auguro che lo faccia. Ho tantissimo fiducia in Zanetti, sono convinto che presto riuscirà a trovare la quadratura del cerchio e sono sicuro che riusciremo a raggiungere i playoff. Abbiamo un'ottima squadra, forse ne abbiamo addirittura troppi di bravi calciatori che non possono giocare tutti insieme, non vedo particolari problemi e credo che il nostro staff tecnico riuscirà a trovare le giuste soluzioni. La mia holding di famiglia è proprietaria dell'Ascoli. La Ferinvest Italia Srl, di cui sono proprietario ed amministratore unico al 100%, con sede a Roma. Sento troppe voci che circolano città, pettegolezzi di basso livello. Ho sentito addirittura che è stato licenziato Costantini per creare impicci, è incredibile, si sentono purtroppo anche scemenze di questo genere. Serve equilibrio, nel calcio così come nella vita. Dopo Verona dobbiamo assumerci la responsabilità e tirare fuori gli attributi. Ribadisco che la sede non sarà spostata a Roma, sarà l'amministratore delegato Leo a svolgere le mansioni che prima erano del responsabile amministrativo. Abbiamo un'ottima impressione di Costantini che è un grande professionista, nulla di personale contro di lui, l'ho visto solo una volta di persona, è stato solo un discorso aziendale ed economico, in qualsiasi impresa bisogna ottimizzare le risorse. Se Tosti non tornerà indietro sui suoi passi mi pare logico che non possiamo fermare tutti i progetti dell'Ascoli Calcio. Io penso solo a fare ciò che va fatto, mettendo denari, pagare gli stipendi ed i fornitori. Io, ogni fine mese, metto sempre il 90/92% dei soldi che servono per questa Società. I tifosi magari possono andare sotto casa di Tosti e convincerlo a tornare presidente. Dobbiamo aprire i nostri confini anche alle proprietà dei club che non siano foratamente della città, come accade anche nel resto d'Italia e in Europa. Di certo (ndr scherzando) non sposto il Del Duca a San Benedetto...". 

Pulcinelli parla della storia della sua vita imprenditoriale: "Mio padre, di origini marchigiane, ha fondato nel 1979 un negozio di ferramenta, abbiamo iniziato da là, non avevamo neanche l'energia elettrica. Io e mia sorella abbiamo smesso presto di andare a scuola per aiutare l'attività della nostra famiglia. Dopo aver fatto il militare, nel 1984, non mi bastava più di stare nella periferia di Roma con un piccolo di negozio. Abbiamo creato un piccolo ingrosso con un paio di amici, poi nel 1989 ho creato il marchio Bricofer e non eravamo più ferramenta ma un'attività di franchising. Questa idea si è rivelata vincente, nel 1994 poi abbiamo aperto un grosso negozio a Roma che ebbe molto successo spendendo tanti soldi. Dai 4 miliardi iniziali fece 8 miliardi e poi arrivò a 20 miliardi di incassi. Da lì abbiamo avuto uno sviluppo importante con altri investimenti, nel 2007/2008 abbiamo avuto una crisi ma poi ci siamo ristrutturati. Il Gruppo Bricofer oggi fattura 500 milioni di euro con 2mila posti di lavoro". 


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Massimo Pulcinelli

Massimo Pulcinelli

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Commenti

asnkvola
martedì 22 ottobre 2019

Quella di trasferire la sede a Roma nemmeno le doveva passare per la mente signor Pulcinelli e quella di informare un quarto d'ora dopo il presidente è una mancanza di rispetto,il presidente andava informato molto prima e non dopo,quello che lei reputa poco importante o ininfluente per altri tipo il presidente Tosti è di vitale importanza,credo che al presidente Tosti lei debba delle scuse e non trovo normale che due imprenditori del vostro livello comunichino tramite whatsapp e non con una sana e schietta telefonata,del resto il presidente Tosti fino a ieri era anche il suo presidente signor Pulcinelli,trovo anche assurdo che in un periodo così negativo per la squadra e dopo una rissa negli spogliatoi tra giocatori lei e chi per lei parla solo ora che il presidente ha rimesso il mandato invece di fare la voce grossa appena certi fatti spiacevoli succedono,mi auguro che ora ognuno si assuma le proprie responsabilità e si torni a parlare di calcio e non di risse e presidenti dimissionari.


Osservatore
martedì 22 ottobre 2019

Voglio mandare un messaggio al mio Grandissimo amico ""'GIULIANO TOSTI;"" io ti conosco TU sei un TOSTO"""di Nome e anche di fatto.......prima di mollare tutto raggiungi. Quegli obiettivi che hai in cuore TUO e che io immagino benissimo conoscendoti perché sei una persona trasparente"""pulita""" Ammirevole"' sotto tutti i punti di vista poi se vorrai dai le TUE dimissioni ti saluto GRANDE N.1""NON MOLLARE""'' F.to un amico.


Michele
martedì 22 ottobre 2019

????????? Quindi??????? Non voglio dare ragione o torto a nessuno, ho sentito solo una parte, ma da persone che hanno piu di 50 anni e dicono che vogliono il bene dell ASCOLI, vorrei piu coraggio. Poi non mi spaventa sapere che a capo del nostro Amatissimo PICCHIO, ce o non ce uno di ASCOLI, come del resto per il 90 per cento delle altre società, a me interessa che si lavori tutti per portare a casa il risultato migliore.


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