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Serie B, Procura Federale indaga su Trapani e Juve Stabia. Le note ufficiali dei due club

di Redazione Picenotime

giovedì 28 novembre 2019

La Procura Federale ha concluso le indagini su un caso particolare, quello di Fabio Petroni, accusato di “avere rivestito contemporaneamente il ruolo di socio” in due club del campionato di Serie B, Trapani e Juve Stabia, dal 21 Giugno al 9 luglio 2019. Petroni è tornato nel calcio dopo l’esperienza come proprietario del Pisa che nel 2017 fu penalizzato di 4 punti per inadempienze segnalate dalla Covisoc. Petroni ha cercato di tornare nel calcio e l’ha fatto rilevando le quote della Juve Stabia in terza serie. Un ingresso reso pubblico solo dopo la promozione in Serie B della compagine stabiese di cui Petroni deteneva il 48.9% pur non figurando in alcun ruolo dell’organigramma societario. Petroni, attraverso Terravision real estate limited avrebbe detenuti le quote a nome della Capri Stabia Partecipazioni Srl.

Secondo la Procura Federale, infatti, il controllo di Petroni nella Juve Stabia avveniva anche “mediante interposizione di Edoardo Comito”, altro nome presente in Capri Stabia Partecipazioni. Comito è indagato in quanto amministratore e legale rappresentante dei campani “all’epoca dei trasferimenti di quote del capitale”. Nel mirino dei pm anche Pasquale Martinelli, allora amministratore unico delle Vespe, Vincenzo D’Elia (amministratore unico dal 31 Maggio 2019), Giuseppe Di Maio (amministratore unico di Sportiva Srl e Stabia Sport Srl), Francesco Manniello (socio) e l’amministratore della società Gap Srl Antonio Parente. Per il Trapani, nel mirino dei pm c’è Paola Iracani, ex presidente del Cda, l’amministratore dell’ex proprietaria Fm Service, Maurizio De Simone, e Luigi Foffo, presidente del cda dell’attuale proprietaria, Alivision transport scarl. Dopo le indagini, è atteso il deferimento da parte della Procura Federale e il rischio per entrambe le società è quello di un’esclusione dal calcio professionistico.

Ecco in merito il comunicato ufficiale della Juve Stabia: "La S. S. Juve Stabia Srl, anche nelle persone dei suoi due unici soci Signori Langella Andrea e Manniello Francesco, in riferimento all’atto notificato dalla Procura Federale ed alle relative notizie di stampa diffuse in queste ore, espone quanto segue.

Nelle scorse settimane la Procura Federale ha condotto indagini ascoltando numerosi tesserati. In quella sede, i tesserati convocati hanno già fornito agli organi inquirenti le informazioni richieste e consegnato la relativa documentazione. La società precisa comunque che trattasi di una comunicazione di conclusione indagini e non di un deferimento. Deve anche essere evidenziato che da un rapido esame emergono esclusivamente violazioni di natura formale, quali il ritardo nell’invio di taluni documenti. La società ritiene di aver operato con la massima correttezza e nell’assoluto rispetto sia delle normative civilistiche che sportive, come già documentato ai competenti organismi federali ed all’organo di controllo della Federazione, tanto è vero che è stata regolarmente iscritta senza alcuna contestazione al campionato di serie B della corrente stagione sportiva. La società comunque ha già dato incarico a professionisti di fiducia per tutelarsi in tutte le sedi competenti, i quali professionisti hanno richiesto tutti gli atti dell’indagine".

Ecco la nota ufficiale in merito del Trapani: “Il Trapani Calcio non ha nulla da temere in ordine alle contestazioni della Procura Federale e ad una propria ipotetica responsabilità oggettiva: contestazioni che saranno puntualmente smentite dalla documentazione che verrà fornita agli organi inquirenti e già in parte acquisita dalla FIGC. Il Trapani Calcio, come avvenuto fino ad oggi, continuerà a collaborare con gli organi federali nella più totale trasparenza e fiducia al fine di sgombrare definitamente il campo da infondate quanto strumentali contestazioni che nascono, tra l’altro, da un esposto il cui “autore” è stato denunciato il 19/6/2019.

Il socio unico Alivision ha fornito tutta la documentazione richiesta, sin dal 2 luglio, dalla FIGC, comprovando la sussistenza dei requisiti di onorabilità e fornendo, altresì, le referenze bancarie conformi alla normativa di settore, come riscontrato dalla stessa FIGC che ne ha verificato la genuinità interpellando l’istituto bancario interessato”.

In ordine, invece, alla vicenda legata alla Juve Stabia, “esperienza conclusasi nel maggio 2019 per divergenze legate a modalità gestionali non condivise, si smentisce categoricamente la sussistenza di presunte doppie proprietà e doppie qualità di socio, come verrà puntualmente documentato nelle sedi opportune dal Trapani Calcio e dallo stesso Petroni, che non risulta indagato trattandosi di mera comunicazione di chiusura indagini. Petroni, come già evidenziato in precedenza, non ha mai svolto alcun ruolo gestionale all’interno della S.S. Juve Stabia srl e gli unici ad avere il controllo dal 15/5/2019 di tale società erano e sono esclusivamente i Sigg.ri Francesco Manniello e Andrea Langella, precisando, inoltre, che la stessa Alivision, prima del 21/6/2019, non ha mai avuto alcun collegamento con il mondo calcistico. Tali circostanze sono state confermate dalla stessa Juve Stabia srl con comunicato stampa del 7/8/2019, nonché dai pubblici registri”.

"Con riferimento al Trapani Calcio, sotto la vigenza della nuova governance, non si ravvisa, quindi, alcuna violazione del codice sportivo, né tanto meno alcun pericolo di “sospensione dei contributi federali”, affermazione quest’ultima non solo destituita di qualsiasi riscontro normativo ma assolutamente fuori luogo considerata l’ineccepibile gestione amministrativa della Società Trapani Calcio attestata da tutti gli organismi di controllo intervenuti”.


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