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Porto d'Ascoli, arrestati due fratelli di 19 e 17 anni. Avevano creato una centrale di spaccio

di Redazione Picenotime

mercoledì 04 dicembre 2019

Nel pomeriggio di Venerdì 29 Novembre, personale della Sezione Anticrimine-Squadra di Polizia Giudiziaria Commissariato di Polizia di San Benedetto del Tronto, a seguito di servizi di appostamento e osservazione effettuati nella zona di Porto D’Ascoli Sud, accertava una fiorente attività di spaccio condotta da due fratelli di nazionalità albanese di 19 e 17 anni da tempo residenti in riviera. Gli agenti, nel corso dell’ordinaria attività di pattuglia in abiti civili, avevano notato già dai primi giorni del mese di Novembre un singolare andirivieni dall’abitazione in argomento, ubicata nel quartiere Agraria di Porto D’Ascoli, tale da far ritenere verosimile che la stessa fosse stata adibita a centrale di spaccio di sostanze stupefacenti. Pertanto, sulla scorta di quanto riscontrato visivamente nei giorni precedenti, il 29 Novembre, personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Pubblica Sicurezza riusciva ad accedere all’interno del sito approfittando dell’ingresso di uno dei numerosi clienti. Nella circostanza la Polizia procedeva ad una perquisizione domiciliare all’esito della quale, nella stanza da letto dei due fratelli, rinveniva diversi involucri contenenti sostanza del tipo marjiuana mentre, addosso al fratello minore, rinveniva altri 3 involucri di sostanza stupefacente del tipo cocaina per complessivi 21 grammi. 

Nel prosieguo delle operazioni, i Poliziotti rinvenivano un bilancino di precisione e numerosi ritagli in cellophane destinati al confezionamento delle dosi da spacciare nonché denaro contante e monili in oro dei quali gli indagati non sapevano giustificare il possesso. La sostanza, il materiale ed il denaro rinvenuto veniva sottoposto a sequestro trattandosi di cose e profitti derivanti da attività illecite. L’attività di Polizia Giudiziaria sopra illustrata, consentiva di porre fine ad un torbido smercio di sostanze a favore di giovanissimi residenti in zona divenuti clienti abituali della coppia di fratelli albanesi indagati in stato di libertà e segnalati alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno e alla Procura dei minori di Ancona, quali responsabili di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 



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